Martedì, 03 Febbraio 2009 00:00

CGIL: A MATERA ASSEMBLEA UIL: SINTONIA CON LA CEI

Mercoledì 11 febbraio con inizio alle 9,30 si terrà presso la sala conferenze della Mediateca provinciale di Matera in piazza V. Veneto un’assemblea dei lavoratori pubblici e dei metalmeccanici organizzata dalla Fiom e dalla Fp Cgil di Matera, in preparazione dello sciopero generale delle due categorie proclamato per il 13 febbraio. “Ancora una volta il sentito richiamo del Presidente della Conferenza Episcopale della Basilicata monsignor Agostino Superbo ai problemi del lavoro e la lettera indirizzata ai disoccupati e agli operai in cassa integrazione segnano il forte impegno della Chiesa lucana a fianco dei lavoratori”. E’ quanto afferma il segretario regionale Uil Michele Delicio.

CGIL: A MATERA ASSEMBLEA  UIL: SINTONIA CON LA CEI

Mercoledì 11 febbraio con inizio alle 9,30 si terrà presso la sala conferenze della Mediateca provinciale di Matera in piazza V. Veneto un’assemblea dei lavoratori pubblici e dei metalmeccanici organizzata dalla Fiom e dalla Fp Cgil di Matera, in preparazione dello sciopero generale delle due categorie proclamato per il 13 febbraio. All’assemblea parteciperanno Vito Maragno (segretario generale Fp Cgil) Giuseppe Giannella (responsabile Fiom Cgil Matera) Manuela Taratufolo (segretaria generale Camera del lavoro della Provincia di Matera) concluderà Alfredo Garzi (segretario nazionale Fp Cgil). “L’iniziativa nasce dall’idea di unificare il mondo del lavoro sia esso pubblico che privato – si legge in un comunicato stampa della Cgil di Matera - poiché ciò che accomuna la lotta dei lavoratori pubblici e dei metalmeccanici è la richiesta di continuità, di stabilità del rapporto di lavoro e la richiesta di maggiore tutela del salario che può avvenire solo alleggerendo la pressione fiscale sui lavoratori dipendenti. Infatti, gli ultimi dati di Bankitalia ci dicono che le ritenute sui lavoratori dipendenti e sui pensionati nel 2008 sono aumentate del 7,7 per cento. A ciò bisogna aggiungere che il Governo italiano è l'unico governo del mondo che invece di sostenere i salari e le pensioni, e quindi rilanciare i consumi e la produzione, ha messo in atto politiche recessive che hanno in realtà impedito e depresso, prima ancora della crisi, le dinamiche dello sviluppo, creando in otto mesi il quasi raddoppio del rapporto deficit/Pil”. Contro queste politiche e gli accordi separati sottoscritti dal Governo e dalle Associazioni imprenditoriali, Fiom e Fp Cgil hanno proclamato lo sciopero generale per l’intera giornata o turno di lavoro di venerdì 13 febbraio 2009. Nello stesso giorno si svolgerà a Roma una grande manifestazione nazionale con cortei e comizio a Piazza S. Giovanni.

 

“Ancora una volta il sentito richiamo del Presidente della Conferenza Episcopale della Basilicata monsignor Agostino Superbo ai problemi del lavoro e la lettera indirizzata ai disoccupati e agli operai in cassa integrazione segnano il forte impegno della Chiesa lucana a fianco dei lavoratori che sono alla ricerca di un’occupazione per il sostentamento della famiglia”. E’ quanto afferma in una nota il segretario generale regionale della Uil Michele Delicio per il quale “si rafforza il percorso già avviato da tempo in stretta sinergia tra Conferenza Episcopale lucana e Cgil, Cisl, Uil e che ci ha visti nel recente passato promuovere insieme manifestazioni per tenere sempre viva nella società l’attenzione sui problemi del lavoro e per rinnovare le sollecitazioni alle istituzioni nazionali e regionali ad individuare misure di pronta emergenza e di sostegno a quanti hanno perso il posto di lavoro. Specie in questa fase di difficoltà per lavoratori e famiglie – prosegue Delicio - è ancora più necessario far sentire la vicinanza e la solidarietà verso le fasce sociali più deboli e in difficoltà, perché nessun lavoratore sia lasciato solo a vivere una condizione di sofferenza. Le previsioni negative sull’occupazione per il 2009 si aggiungono dunque a tre patologie del nostro mercato del lavoro: la grande differenza tra le aree del Paese, con il Sud che viaggia oltre l’11 per cento (prima della crisi), un tasso lavoro femminile tra i più bassi d’Europa e, soprattutto, una quota di lavoro non stabile (tempo determinato, collaboratori, interinali) che continua a salire fino a caratterizzare il 50 per cento delle nuove assunzioni. Sindacato e chiesa lucana possono perciò – conclude – indicare soluzioni per una situazione che non è da ritenere senza vie di uscita e per contribuire dunque al superamento dello scoramento tra i lavoratori e le loro famiglie perché la mobilitazione popolare è l’unico strumento che può dare risultati positivi”.

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