Martedì, 03 Febbraio 2009 00:00

LA GIOSTRA DEL CS EUROPEE: I PIU' DEL PRC NON ADERISCONO

In merito alla situazione politica in Basilicata il consigliere regionale del gruppo misto - “ La Destra” Michele Napoli ha detto in una nota: “le future elezioni politiche amministrative stanno generando nei partiti di maggioranza del centro - sinistra un gran fermento”. “È stata annunciata per oggi (ieri per chi legge ndr) una conferenza stampa a nome di Rifondazione Comunista, PdCI, Verdi, Sinistra Democratica e Federazione dei Giovani Socialisti. La componente attualmente maggioritaria (il 70% del partito) non hanno indetto nessuna conferenza stampa né aderiranno ad alcuna iniziativa prevista”. Lo ha ffermato in una nota il segretario provinciale di Potenza del Prc Paolo Pesacane.

LA GIOSTRA ELETTORALE DEL CENTROSINISTRA

In merito alla situazione politica in Basilicata il consigliere regionale del gruppo misto - “ La DestraMichele Napoli ha detto in una nota: “le future elezioni politiche amministrative stanno generando nei partiti di maggioranza del centro - sinistra un gran fermento”. “Il Partito democratico – a parere di Napoli - vorrebbe chiudere le diatribe interne proponendo direttamente esponenti del partito come candidati, sia per le provinciali che per il comune di Potenza. Un’azione di forza che gli alleati del centro - sinistra sicuramente non accetterebbero e già l’onorevole Belisario dell’Italia dei Valori tuona lanciando fulmini e saette contro la confusione che, a suo dire, regna nella maggioranza. Il segretario regionale del Pdci Soave fa poi chiaramente intendere che i comunisti vogliono partecipare alle trattative tra i partiti del centro - sinistra per la decisione sulle candidature, i Popolari uniti sicuramente puntano alla riconferma dell’attuale presidente della Provincia di Matera, Nigro”. “Non passa giorno – continua Napoli - che gli esponenti del centro - sinistra non battibeccano su qualcosa, l’incoerenza è l’unica legge che sembrano perseguire, da un lato predicano per il bene dei cittadini e della regione, dichiarandosi impegnati ad affrontare l’emergenza, a concentrarsi esclusivamente sui programmi elettorali condivisi per poter espletare le loro funzioni fino a fine legislatura, dall’altro si scontrano per l’accaparramento delle poltrone in un continuo rincorrersi in un girotondo senza fine. Belisario lancia proclami contro questa maggioranza, contro il suo modo di operare lontano dai problemi veri della gente minacciando a giorni alterni l’uscita dell’Italia dei Valori dalla coalizione. Questo continuo tira e molla dimostra l’assoluta incoerenza di un partito che, per aumentare la posta in gioco, vedi Presidenza della Provincia di Potenza, tira le orecchie agli alleati evidenziandone i fallimenti politici. Non si può continuare – conclude Napoli - a far parte di una Giunta regionale quando si dichiara apertamente che correre dietro alle poltrone, tralasciando i problemi veri della gente, ammettendo quindi il fallimento politico di un progetto che l’Italia dei Valori ha appoggiato ed appoggia, arreca danni alle istituzioni, ma bisogna avere il coraggio politico di tirarsi fuori in maniera definitiva”.

 

 

EUROPEE: I PIU' DEL PRC NON ADERISCONO

“È stata annunciata per oggi (ieri per chi legge ndr) una conferenza stampa a nome di Rifondazione Comunista, PdCI, Verdi, Sinistra Democratica e Federazione dei Giovani Socialisti. La componente attualmente maggioritaria (il 70% del partito) e gli organismi dirigenti (al di là della formalizzazione delle dimissioni di coloro i quali aderiranno al Movimento per la Sinistra che avverranno nei luoghi a ciò deputati), che attualmente rappresentano Rifondazione in Basilicata , non hanno indetto nessuna conferenza stampa né aderiranno ad alcuna iniziativa prevista”. Lo ha ffermato in una nota il segretario provinciale di Potenza del Prc Paolo Pesacane. “Pur criticando l’accordo tra PD e PDL – prosegue - teso a limitare la rappresentanza nel Parlamento Europeo (dove, sia ben chiaro, non si eleggono esecutivi e non vi è alcuna esigenza di stabilità), segno di una idea di semplificazione della politica che disvela l’interesse particolare dei partiti maggiormente rappresentativi e lascia trasparire le loro difficoltà interne, non riteniamo una giusta scelta quella di manifestare con modalità che prediligono l’aspetto mediatico ed il clamore giornalistico che simili eventi possono avere, forzando le regole del dibattito interno e della condivisione con i compagni e con le altre forze di sinistra. Senza tacere il fatto – sottolinea Pesacane - che può sembrare paradossale protestare contro forze politiche con le quali si condivide l’esperienza di governo nelle realtà territoriali. Il dissenso per una simile operazione va certamente manifestato ed il tema deve essere oggetto di un confronto politico anche serrato ed aspro, tuttavia, l’iniziativa in questione, si ripete non promanante formalmente da Rifondazione, rischia di essere il segno esteriore evidente di un concetto minoritario e subalterno del modo di intendere la politica. Tutto ciò non volendo stigmatizzare ulteriormente, ancora una volta, il mancato rispetto per le regole interne di un partito e degli stessi compagni che si vorrebbero rappresentare: regole puntualmente calpestate”.

 

 

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