Domenica, 01 Febbraio 2009 00:00

IL CAPODANNO DELLA GIUSTIZIA IN BASILICATA

Nel Distretto della Corte d'Appello di Potenza, nell'ultimo anno si è registrato "un aumento delle pendenze", contenuto per le Procure, ma "molto più preoccupante" per i Tribunali, passati da 4.898 processi dell'1 luglio 2000 a 8.106 processi del 30 giugno 2008, in una situazione generale in cui si è registrato "un sensibile aumento delle controversie". Lo ha detto il Presidente della Corte d'Appello di Potenza, Ettore Ferrara, nella relazione letta ieri mattina in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Ferrara ha aggiunto che "non sono stati registrati particolari problemi di sovraffollamento nelle tre carceri del Distretto (dove sono detenute circa 510 persone rispetto ai 437 posti)".

IL CAPODANNO DELLA GIUSTIZIA IN BASILICATA

 

Nel Distretto della Corte d'Appello di Potenza, nell'ultimo anno si è registrato "un aumento delle pendenze", contenuto per le Procure, ma "molto più preoccupante" per i Tribunali, passati da 4.898 processi dell'1 luglio 2000 a 8.106 processi del 30 giugno 2008, in una situazione generale in cui si è registrato "un sensibile aumento delle controversie". Lo ha detto il Presidente della Corte d'Appello di Potenza, Ettore Ferrara, nella relazione letta ieri mattina in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Ferrara ha aggiunto che "non sono stati registrati particolari problemi di sovraffollamento nelle tre carceri del Distretto (dove sono detenute circa 510 persone rispetto ai 437 posti)". Il magistrato ha definito "assolutamente rassicurante" l'andamento delle attività di competenza del Tribunale per i minorenni, mentre ha parlato di "oggettive difficoltà" causate "da un assetto minimale del numero di magistrati e di personale amministrativo". Ferrara ha citato il caso del Tribunale di Matera "dove in materia di lavoro e previdenza risultano pendenti circa 5.600 ricorsi, tutti assegnati a un solo giudice". Nella lotta alla criminalità organizzata "si delinea, in Basilicata, una novità e probabilmente una svolta" costituita dal "potenziamento e dall'utilizzazione delle misure di prevenzione patrimoniale che sono strategico mezzo di contrasto antimafia": lo ha detto il Pg di Potenza, Vincenzo Tufano, nella sua relazione. Tufano ha evidenziato di aver chiesto proprio al Procuratore antimafia di utilizzare di più lo strumento della prevenzione patrimoniale. Il magistrato ha evidenziato che "la criminalità organizzata continua a risultare dedita principalmente al traffico di stupefacenti e alle estorsioni soprattutto nel Vulture-Melfese, area nella quale operano organizzazioni molto pericolose e nella quale si sono registrati due omicidi". Tufano ha sottolineato che, ancora nel Vulture-Melfese, "continua il fenomeno estorsivo da parte di pugliesi" con un caso di "cavallo di ritorno"; il Pg ha poi detto che "é stato segnalato un solo caso di usura riferibile ad attività di tipo mafioso" e ha aggiunto che "l'usura costituisce un'altra delle attività delinquenziali più diffuse, dalla quale spesso consegue attività estorsiva". Quella di oggi è stata l'ultima cerimonia da Procuratore Generale presso la Corte d'appello di Potenza per Vincenzo Tufano. L'incarico, infatti, terminerà il 26 aprile "per legge", ha ripetuto per tre volte lo stesso Tufano, spiegando di aver affrontato "il massimo delle difficoltà" deponendo quindi "l'ermellino, non la toga", simbolo di una magistratura che non deve "colpire il malcostume politico, come ha detto il Capo dello Stato, quando si tratta solo di malcostume e non di condotte penalmente rilevanti, perché non siamo né missionari, né educatori". Un accenno alla cosiddetta "questione morale" è giunto anche da Ferrara secondo cui, in generale, "la propensione all'abuso è andata poco alla volta dilagando, specie nella pubblica amministrazione, in tutti gli ambienti, nessuno escluso". Il rappresentante del Csm, Vincenzo Siniscalchi, "pur in un generale muro di pianto", ha citato "i risultati positivi di Potenza" aggiunti a quelli di Torino e Bolzano, mentre il rappresentante del ministero della Giustizia, Andrea Nocera, ha spiegato che "bisogna riacquistare credibilità ed efficienza". Dal secondo semestre del 2004 al primo semestre del 2008 "a Potenza il Tribunale del Riesame ha accolto il 60 per cento dei ricorsi contro le misure cautelari", da cui sono scaturiti complessivamente "1,3 milioni di euro di risarcimenti per ingiusta detenzione". E' quanto ha spiegato il presidente dell'Ordine degli avvocati di Potenza, Michele Valente, che ha dato un giudizio di "eccessiva facilità per l'emissione di misure restrittive della libertà" e di una cerimonia di inaugurazione "inutile per i cittadini e sterile cassa di risonanza per le polemiche". Il presidente della Camera penale della Basilicata, Savino Murro, ha invece denunciato "ancora una volta, a distanza di un anno, le intercettazioni a cui sono sottoposti gli avvocati, anche nei colloqui con i clienti, che vengono poi conservate e pubblicate", mentre il presidente dell'Ordine degli avvocati di Melfi (Potenza), Gerardo Di Ciommo, ha ricordato "la carenza di organico, che da marzo renderà impossibile il funzionamento del Tribunale".

Non bisogna "mettere il bavaglio" ai giornalisti, che "non possono essere il capro espiatorio unico della Giustizia e della fuga di notizie": la libertà di stampa "va infatti esercitata" anche perché i cronisti sanno distinguerla "dal libertinaggio", grazie alla "professionalità, ai codici e alla deontologia". E' quanto ha spiegato il presidente dell'Ordine dei giornalisti, aggiungendo che, "in un clima che mi sembra di attacco", i giornalisti "sanno mediare tra le intercettazioni e l'interesse dei cittadini all'informazione". Nel corso del dibattito, inoltre, sono intervenuti i rappresentanti della sezione di Potenza dell'Anm e dell'associazione dei giudici onorari, Ida Di Giura e Tina Di Lena, i presidenti della Camera pensale di Potenza e dell'associazione "Autonomia forense", e il segretario del sindacato avvocati, Ivan Russo, Nicola Cataldo e Leonardo Pinto, che hanno chiesto "leggi più chiare e la difesa delle regole".

In occasione della inaugurazione dell’anno giudiziario, ieri a Potenza, il senatore Carlo Chiurazzi componente della Commissione Giustizia, ha dichiarato: «il Presidente della Corte di Appello, Ettore Ferrara, ha sottolineato, tra le altre, l’emergenza della carenza di personale, magistrati e amministrativi, sia nei Tribunali di Potenza, Matera, Melfi e Lagonegro che presso la Polizia Penitenziaria. Emergenza a cui il Partito Democratico ha risposto in questi mesi di serrato lavoro, presentando tre disegni di legge sul "Riordino della professione forense" e sul "Riordino del processo civile e penale". In testa agli impegni del Pd, in Senato, inoltre, provvedimenti tesi allo snellimento delle procedure dei processi; alla informatizzazione della macchina amministrativa; alla introduzione di processi di qualità al fine di rispondere con più efficienza ed efficacia alle legittime domande dei cittadini».

 

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