Domenica, 01 Febbraio 2009 00:00

GIUSTIZIA LUCANA: 137 ANNI DI INTERCETTAZIONI IN 365 GIORNI

Il problema delle intercettazioni è stato uno dei temi “caldi” della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario svoltasi ieri a Potenza. Il presidente della Corte d’Appello, Ettore Ferrara, ha detto che quest’anno si è registrato un aumento. Si è passati dai 32.117 giorni dell’anno precedente ai 56.850 giorni di ascolto del 2008. Nel periodo 2005-2006 le intercettazioni erano state pari a 24.632 giorni di ascolto. Un riferimento molto più duro lo ha fatto il Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Potenza, Vincenzo Tufano: "La Procura di Potenza, negli ultimi tre anni - ha spiegato - è passata da 19.213 giorni a 28.449 giorni e infine ai 50.106 del periodo in esame".

GIUSTIZIA LUCANA: 137 ANNI DI INTERCETTAZIONI IN 365 GIORNI

 

Il problema delle intercettazioni è stato uno dei temi “caldi” della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario svoltasi ieri a Potenza. Il presidente della Corte d’Appello, Ettore Ferrara, ha detto che quest’anno si è registrato un aumento. Si è passati dai 32.117 giorni dell’anno precedente ai 56.850 giorni di ascolto del 2008. Nel periodo 2005-2006 le intercettazioni erano state pari a 24.632 giorni di ascolto. Un riferimento molto più duro lo ha fatto il Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Potenza, Vincenzo Tufano: "La Procura di Potenza, negli ultimi tre anni - ha spiegato - è passata da 19.213 giorni a 28.449 giorni e infine ai 50.106 del periodo in esame". Tufano ha sottolineato che la Procura potentina "aveva fatto più di 130 anni di intercettazioni in due anni; quest'anno ha fatto più di 137 anni di intercettazione in un anno. Totale 267 anni. Più di due secoli e mezzo in tre anni". Alla Procura di Potenza lavora, tra gli altri in attesa di trasferimento per Napoli, il pubblico ministero Henry John Woodcock, noto per diverse inchieste di largo rilievo mediatico, la maggior parte delle quali fondate proprio su numerose intercettazioni telefoniche. Nel Distretto giudiziario della Basilicata "la violazione del segreto e la sua pubblicazione arbitraria sono sempre rimaste scandalosamente impunite": lo ha detto sempre Vincenzo Tufano, il quale ha aggiunto che "anche su questo versante, in questo Distretto, occorre voltare pagina e impegnarsi seriamente per individuare fonti, canali e recettori privilegiati". Nelle parole di Tufano era esplicito un riferimento anche al suo coinvolgimento nell'inchiesta cosidetta "Toghe lucane". Il magistrato ha detto di aver "sperimentato la micidialità della combinazione diabolica tra indagini, chiamiamole così, fughe di notizie e giornali". Tufano, inoltre, ha fatto riferimento all'inchiesta sull'omicidio di un avvocato avvenuto a Melfi (Potenza) nel 2003: ha ricordato di aver voluto la costituzione di un gruppo speciale di investigatori che ha scoperto i presunti responsabili del delitto e ha invitato esplicitamente il Procuratore della Repubblica di Melfi, Domenico De Facendis, a "scoprire le fonti delle gravi fughe di notizie finite su alcuni giornali".

Letto 281 volte