SULL' ADDIZIONALE IRPEF A MATERA
Riceviamo dall’ex consigliere comunale Michele Paterino e pubblichiamo
Da gennaio i datori di lavoro e gli enti pensionistici stanno trattenendo dallo stipendio e dalle pensioni le addizionali dell’Irpef dovute per il 2008, sia quella regionale, sia quella comunale. Quest’ultima che è bene ricordare è stata aumentata - nel 2008 - dalla maggioranza di centrodestra che amministra il comune di Matera del 300% circa (dallo 0,3% allo 0,8%). Gli stipendi e le pensioni saranno ulteriormente alleggeriti dal pagamento anche dell’ acconto dell’addizionale comunale per l’anno 2009 stabilito nella misura del 30% e l’aliquota da applicare è quella dell’anno precedente del 0,8%. Un lavoratore dipendente/pensionato con un reddito imponibile annuo di 20.000,00 (indipendentemente dai famigliari a carico) verserà nelle casse comunali un importo di € 210,00 circa a fronte di € 80,00 che versava precedentemente con l’aliquota del 0,3%. La base imponibile dell’Irpef su cui si applica l’addizionale comunale è composta per circa l’80% da redditi di lavoro dipendente o assimilati. L’irpef è basata su un imposizione di tipo individuale, che non consente di capire quale è la effettiva situazione economica del percettore di quei redditi. Anche se per esempio un contribuente materano dichiara ai fini Irpef un reddito pari o inferiore a 15.000,00 (soglia di esenzione prevista dalla Amministrazione Comunale), non si sa se lo stesso contribuente possiede altri redditi non assoggettati a Irpef, oppure è inserito in un nucleo familiare benestante o è addirittura intestatario di diversi immobili. Dunque un grave errore aver utilizzato la sola leva dell’addizionale comunale in quanto e’ un tributo privo del criterio di equità, agisce prevalentemente sui redditi certi, non tiene conto dei carichi di famiglia e non ha alcuna progressività in termini di aliquota. L’amministrazione comunale pur potendo agire in diverse direzioni per poter conseguire ulteriori entrate per mantenere l’equilibrio di bilancio (lotta agli sprechi, razionalizzare la gestione di alcuni servizi, rimodulare i costi dei servizi a domanda individuale, lotta alla evasione ed elusione tributaria, dismissione del patrimonio , riduzioni dei costi della politica, ecc. ecc.) ha scelto la strada più semplice quella di far pagare ai soliti noti. Sta di fatto che questa scelta assai discutibile porterà nelle casse comunali entrate aggiuntive annue per circa 2.500.000,00 euro ( circa 5 miliardi di vecchie lire). Nonostante questo afflusso di ingenti risorse finanziarie la stragrande maggioranza dei cittadini materani non ha riscontrato nessun miglioramento dei servizi erogati dalla amministrazione, a partire dal servizio di igiene urbana che è addirittura ulteriormente peggiorato nonostante siano stati aumentati i relativi stanziamenti .Per non parlare del totale abbandono dei quartieri periferici e della inadeguata manutenzione stradale e del verde urbano. Altre situazioni non hanno ancora avuto una positiva soluzione come quelle relative agli ausiliari del traffico e alla stabilizzazione degli L.S.U.. Non risultano risorse finanziarie destinate a progetti finalizzati all’inserimento lavorativo delle fasce deboli. Sulla vicenda relativa ai ritardi nei lavori di completamento e di collaudo del quinto settore della discarica risultano evidenti anche responsabilità dell’attuale amministrazione con costi aggiuntivi sul bilancio comunale per diverse centinaia di migliaia di euro. E’ opportuno anche evidenziare che a tutt’oggi, nonostante gli impegni pubblici assunti , questa amministrazione non ha ancora individuato le giuste soluzioni per poter chiudere definitivamente il problema del recupero dei crediti, in particolare quelli delle aree PEEP ammontanti a diversi milioni di euro nonché quelli derivanti da coloro che continuano ad utilizzare il patrimonio comunale senza pagare il canone contrattuale dovuto oramai da diversi anni. Sembrerebbe, invece, in aumento la spesa destinata alla manutenzione del consenso attraverso la concessione di contributi ad associazioni e a manifestazioni che non sempre hanno ricadute positive sulla città. Permane la tendenza a prestare attenzione nella gestione della cosa pubblica, più agli aspetti legati alla gestione di piccole faccende di tipo personale piuttosto che verso progetti di interesse collettivo. Il centrodestra si è affermato nelle ultime elezioni comunali perché aveva assunto impegni forti e chiari nei confronti degli elettori in ordine alla necessità di un netto rinnovamento nella prassi e nei contenuti nella gestione del governo della città, nel segno della discontinuità rispetto alla precedente gestione di centrosinistra, probabilmente a torto considerata fallimentare. La discontinuità non sempre è risultata ben visibile agli occhi dei cittadini, anzi in alcuni casi si avverte un peggioramento dell’azione amministrativa. Va, infine, sottolineato anche lo scarso ruolo di stimolo che ha caratterizzato, sino ad oggi, l’attività svolta dall’opposizione nei confronti dell’esecutivo. Tuttavia considerato il difficile momento che sta attraversando il nostro Paese e ancor di più la nostra comunità auspico per il bene della città che ci sia da parte della attuale maggioranza un salto di qualità nell’azione di governo per conseguire una rinascita e un forte rilancio della città.