Venerdì, 30 Gennaio 2009 00:00

SOLIDARIETA' ALLA POLIZIA PENITENZIARIA DI MATERA

La presidente del gruppo regionale della Federazione dei Popolari di Centro, Rosa Mastrosimone, ha espresso “solidarietà ed impegno nei confronti del personale operante presso la struttura Penitenziaria di Matera che ha dato il via ad una protesta per le difficoltà e le condizioni di grave disagio alle quali i poliziotti della stessa struttura, devono quotidianamente far fronte”. “E’ più che legittima – dice Mastrosimone - la richiesta di un aggiornamento, in base alla recente normativa, della pianta organica che richiederebbe l’inserimento di nuove unità per far fronte ad una situazione di sovraffollamento delle strutture carcerarie.

SOLIDARIETA'  ALLA POLIZIA PENITENZIARIA DI MATERA

La presidente del gruppo regionale della Federazione dei Popolari di Centro, Rosa Mastrosimone, ha espresso “solidarietà ed impegno nei confronti del personale operante presso la struttura Penitenziaria di Matera che ha dato il via ad una protesta per le difficoltà e le condizioni di grave disagio alle quali i poliziotti della stessa struttura, devono quotidianamente far fronte”.  “E’ più che legittima – dice Mastrosimone - la richiesta di un aggiornamento, in base alla recente normativa, della pianta organica che richiederebbe l’inserimento di nuove unità per far fronte ad una situazione di sovraffollamento delle strutture carcerarie. Come già ho sostenuto in precedenti occasioni – aggiunge la consigliera regionale - la composizione della popolazione reclusa, costituita per una buona parte da persone che, non avendo la famiglia in loco, non sono sicuramente sollecitate ad un migliore comportamento dalla prospettiva di ottenere più occasioni di contatto con i propri cari, rende necessario un organico più numeroso. Auspico – conclude Mastrosimone -incontri fruttuosi tra le rappresentanze sindacali e l’istituzione per trovare soluzioni idonee ad alleggerire una situazione che già in passato ha registrato momenti di forte tensione, per la scarsa sicurezza in cui opera la Polizia Penitenziaria, e che si sta facendo sempre più intollerabile”.

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