Venerdì, 23 Gennaio 2009 00:00

UNA PDL SULLA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI

Si è tenuta di recente, nel Palazzo del Consiglio regionale della Basilicata, la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge della consigliera regionale Rosa Mastrosimone su “Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici”. La proposta di legge, sottoscritta anche dai consiglieri Restaino e Pittella del Pd, ha l’obiettivo di dotare la normativa regionale di una legge rispondente a quanto predisposto, in campo nazionale, con la legge n. 493 del 1999 riguardante la messa in sicurezza delle abitazioni e l’eliminazione dei pericoli e dei rischi per la incolumità dei cittadini che vi vivono. La Pdl si è avvalsa della collaborazione dell’Ufficio Politiche della Prevenzione Sanità Pubblica del Dipartimento Salute e dell’Inail.

UNA PDL SULLA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI

Si è tenuta di recente, nel Palazzo del Consiglio regionale della Basilicata, la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge della consigliera regionale Rosa Mastrosimone su “Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici”. La proposta di legge, sottoscritta anche dai consiglieri Restaino e Pittella del Pd, ha l’obiettivo di dotare la normativa regionale di una legge rispondente a quanto predisposto, in campo nazionale, con la legge n. 493 del 1999 riguardante la messa in sicurezza delle abitazioni e l’eliminazione dei pericoli e dei rischi per la incolumità dei cittadini che vi vivono. La Pdl si è avvalsa della collaborazione dell’Ufficio Politiche della Prevenzione Sanità Pubblica del Dipartimento Salute e dell’Inail nella persona del vice direttore, Alessandro Romeo. Presenti all’incontro la Consigliera regionale di Parità, Maria Anna Fanelli, e la rappresentante dell’Anteas, Associazione nazionale terza età per la solidarietà, Gilda Rezzuti. “In particolare – ha spiegato Mastrosimone - lo strumento legislativo intende promuovere la sicurezza delle abitazioni attraverso l’attuazione di campagne informative, volte alla prevenzione degli incidenti domestici, che sono diversificate in base ai destinatari: casalinghe, anziane, bambine, personale domestico ausiliario, quali collaboratrici domestiche e badanti, ditte installatrici e di manutenzione degli impianti domestici. La proposta di legge mira ad incentivare anche la progettazione e la realizzazione di dispositivi idonei a rendere più sicure le abitazioni per tutti i membri della famiglia e, soprattutto, per le categorie che risultano essere più esposte al rischio sia per le attività svolte in ambito domestico sia per esigenze dovute all’età o alla presenza di deficit sensoriali o motori (gli anziani, ad esempio, hanno bisogno di dispositivi d’uso facilitato e che segnalino tempestivamente dimenticanze ed omissioni nell’utilizzo degli impianti domestici). Gli infortuni che avvengono fra le mura domestiche causano una mortalità tre volte superiore a quella dovuta agli incidenti sul lavoro, che pure hanno un’incidenza allarmante”. “I soggetti più a rischio sono le donne (in particolare le casalinghe), gli anziani, i diversamente abili e i bambini. L’incidenza del rischio, infatti, è legata direttamente alla quantità di tempo trascorsa in casa. Secondo studi dell’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del lavoro, tra le cause della genesi e della gravità degli incidenti domestici ci sono anche il cambiamento della struttura sociale e familiare, la scarsa informazione dei cittadini, le carenze assistenziali e che vanno ad aggiungersi a quelle strutturali di case e accessori, già citate. La consapevolezza dei rischi presenti nell’ambiente domestico, inoltre, non sempre corrisponde alla loro incidenza reale: il luogo che gli italiani percepiscono più rischioso all’interno della casa è, a ragione, la cucina mentre il soggiorno e le altre stanze, che i dati strutturali indicano come luoghi ad alto rischio, non sono affatto avvertiti come tali; decisamente sopravvalutati sono , poi, i pericoli che si possono correre in bagno”. “Nello specifico la proposta di legge mira a promuovere la prevenzione degli infortuni domestici, attraverso azioni finalizzate: alla rilevazione dei fattori di rischio e di valutazione della sicurezza e della funzionalità di impianti ed apparecchi installati; alla informazione sui rischi ed alla formazione di comportamenti idonei alla prevenzione degli stessi in tutte le categorie più esposte a questo tipo di incidenti; alla promozione di studi e ricerche per progettare dispositivi atti ad innalzare il grado di sicurezza delle abitazioni . E’attribuito al Servizio sanitario regionale il compito di programmazione delle azioni di promozione di campagne informative e di formazione, rivolte anche alle imprese installatrici e di manutenzione degli impianti domestici, con lo scopo di migliorarne e qualificarne le attività. Tali azioni trovano spazio nel Piano regionale di prevenzione che ne precisa obiettivi, risorse, modalità di attuazione e di verifica e valutazione. All’Osservatorio regionale degli incidenti domestici, la cui istituzione è prevista nella proposta di legge, spetta invece il compito di rilevare i danni subiti anche sotto la soglia di invalidità del 27%, prevista dall’INAIL per l’indennizzo del danno”. “Le Aziende Sanitarie Locali sono gli enti promotori delle iniziative volte ad incrementare la sicurezza degli ambienti domestici, attraverso opportune azioni di formazione informazione. Le tipologie di interventi previste dalla proposta sono: percorsi formativi rivolti a casalinghe ed anche a coloro che svolgono lavoro domestico non a titolo gratuito; progetti relativi a percorsi formativi ed informativi per il personale degli uffici tecnici degli enti locali, sulla progettazione e realizzazione degli ambienti e degli impianti domestici; campagne informative di prevenzione e educazione sanitaria; progetti di studio, ricerca, monitoraggio di situazioni di rischio, con particolare riferimento alle categorie più esposte quali donne, anziani, bambini e disabili; iniziative, promosse dalle scuole di ogni ordine e grado e dalle università, in modo autonomo o in collaborazione con le aziende sanitarie; ricerca, sperimentazione e progettazione di dispositivi e prodotti di largo consumo per la casa, di particolare valore innovativo per la sicurezza domestica.E’ prevista, inoltre, un’azione di monitoraggio e di valutazione continua della ricaduta delle iniziative poste in essere attraverso indagini periodiche di tipo qualitativo ( cambiamento di abitudini e comportamenti, miglioramento delle strutture abitative e della sicurezza d’uso di elettrodomestici e dispositivi di utilizzo domestico) e quantitativo (riduzione del numero degli incidenti in generale e nelle singole tipologie)”.

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