Giovedì, 08 Gennaio 2009 00:00

IN TEMPI BREVI OSSERVATORIO E GARANTE DELL' INFANZIA

“La mattina del 6 gennaio con i doni della Befana rappresenta per i bambini un momento di atmosfera magica che conserva e rinnova il piacere profondo dell’attesa, della sorpresa, dell’arrivo del dono e, proprio in queste occasioni in cui l’infanzia è al centro dell’attenzione, il pensiero corre ai tanti bambini che vivono l’attesa non con magico stupore o eccitata impazienza, ma con la profonda e viscerale paura di chi, troppe volte ha ricevuto incuria, disattenzione, umiliazione e violenza. E’ a questi bambini ed adolescenti che abbiamo il compito di garantire una vita in cui la serenità, la fiducia e la speranza rappresentino le leve su cui poggiare lo sviluppo della loro formazione”.

IN TEMPI BREVI OSSERVATORIO E GARANTE DELL' INFANZIA 

“La mattina del 6 gennaio con i doni della Befana rappresenta per i bambini un momento di atmosfera magica che conserva e rinnova il piacere profondo dell’attesa, della sorpresa, dell’arrivo del dono e, proprio in queste occasioni in cui l’infanzia è al centro dell’attenzione, il pensiero corre ai tanti bambini che vivono l’attesa non con magico stupore o eccitata impazienza, ma con la profonda e viscerale paura di chi, troppe volte ha ricevuto incuria, disattenzione, umiliazione e violenza. E’ a questi bambini ed adolescenti che abbiamo il compito di garantire una vita in cui la serenità, la fiducia e la speranza rappresentino le leve su cui poggiare lo sviluppo della loro formazione”. Sono le riflessioni della presidente del gruppo regionale della Federazione dei Popolari di Centro, Rosa Mastrosimone, che chiede l’attuazione, in tempi brevi, dell’ ‘Osservatorio Regionale sulla Violenza di Genere e sui Minori’ e l’ ‘Istituzione del Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza’ come previsto da due proposte di legge regionali. “La violenza sui minori – sottolinea Mastrosimone - è un fenomeno diffuso, molto probabilmente al di là di quelle che possono essere le percezioni personali anche perché la violenza assume aspetti non sempre facilmente individuabili. L’indignazione che facilmente prende piede nella pubblica opinione quando balzano agli onori della cronaca situazioni in cui il maltrattamento raggiunge esiti letali, altrettanto facilmente svanisce sotto l’incalzare di altri avvenimenti. ‘Maxima debetur pueri reverentia’ sostenevano già menti illuminate di un passato remoto che hanno colto il valore del rispetto della dignità dell’uomo fin dal momento in cui egli vede la luce. Un’infanzia negata è ‘molto semplicemente’ una umanità negata, un impedimento ad un sereno sviluppo. Molto spesso la scoperta di una situazione familiare che si può definire ‘disfunzionale’, volendo usare un eufemismo, diventa l’inizio di un nuovo e diverso calvario perché il rimedio può essere peggiore del male se non si interviene con la necessaria sensibilità per accogliere chi è già tanto provato nel corpo ma soprattutto nell’anima”.
“Il Convegno dedicato alla ‘Tutela del benessere psicofisico e della serenità dei fanciulli’ – sostiene Mastrosimone - che ha registrato un vivo interesse, sia per l’indiscussa competenza dei relatori, sia per il tema che coinvolge tutti, qualunque sia il ruolo, privato o pubblico, che si è chiamati a svolgere, ha messo in evidenza come la sensibilizzazione verso i problemi dei minori non può essere disgiunta dall’assunzione di precise responsabilità da parte delle figure coinvolte a diverso titolo (magistrati, psicologi, avvocati, assistenti sociali) nel processo di tutela e salvaguardia dei diritti. La Regione Basilicata ha in corso di attuazione due provvedimenti atti a garantire il rispetto dei principi sanciti dalle Convenzioni internazionali ed europee dagli Accordi internazionali sui diritti del fanciullo: la legge regionale n. 26 del 2007 che si pone l’obiettivo di mettere in atto misure idonee a contrastare sull’intero territorio regionale ogni forma di violenza perpetrata sulle donne o a danno dei minori attraverso l’ ‘Istituzione dell’Osservatorio Regionale sulla Violenza di Genere e sui Minori’ e la Proposta di legge concernente l’ ‘Istituzione del Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza’ che riconosce a questa figura piena autonomia operativa, senza alcuna forma di controllo gerarchico o funzionale per assicurare l’attuazione dei diritti e degli interessi individuali e collettivi dei bambini, delle bambine e degli adolescenti, di ogni colore, religione cultura ed etnia presenti sul territorio regionale, di favorire lo sviluppo di tutti gli aspetti della loro personalità e di affermare le loro pari opportunità stimolando al rimozione di ogni tipo di disuguaglianza”. “Entrambe le iniziative – a parere di Mastrosimone - possono fornire una risposta concreta ai bisogni di chi vive e vede cose che non avrebbe mai dovuto vivere o vedere e che non ha bisogno certo di indugi per incominciare un cammino di liberazione e di risanamento degli strappi prodottisi nella crescita. L’auspicio è che si provveda in breve tempo alla costituzione dell’Osservatorio perchè possa essere operativo. Il Presidente della Giunta deve dar corso al decreto di nomina dei cinque componenti esperti nel settore già designati, a suo tempo, dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, con Delibera n. 71 del 10 marzo 2008, , e sollecitare la designazione degli altri componenti dell’organismo, che avrebbe dovuto redigere già entro l’ ottobre scorso il programma delle attività da svolgere nell’anno. Ci sfuggono i motivi del ritardo in quanto non è stata ancora data risposta all’interrogazione presentata ai sensi dell’articolo106 del Regolamento interno per conoscerli e per sapere le misure che si intendono adottare ed i tempi previsti per rendere effettiva la costituzione e l’operatività dell’organismo”. “Per quanto riguarda la proposta di legge sul Garante – conclude Mastrosimone - ci si augura che possa riprendere l’iter in Quarta Commissione consiliare, dal momento che l’Ufficio Legislativo ha espresso in forma favorevole il parere tecnico- normativo richiesto. Siamo certi che entrambe le iniziative possono fornire una risposta adeguata ad affrontare le tante situazioni a rischio che vedono coinvolti i nostri minori e, quindi, debbono diventare operative entro il più breve tempo possibile”.

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