Mercoledì, 07 Gennaio 2009 00:00

CCIA: UN PROVVEDIMENTO ANOMALO

La Confindustria di Basilicata ha espresso un profondo disappunto in ordine al Decreto 295 del 27/12/2008 emanato dal Presidente della Giunta Regionale di Basilicata, con il quale sono stati nominati 16 componenti – su un totale di 22 - del Consiglio della Camera di Commercio di Matera, pur in mancanza della designazione dei rappresentanti di Confindustria Basilicata e dell’intero comparto agricolo. Tale provvedimento, intempestivo ed anomalo, condiziona pesantemente le dinamiche ed i percorsi della reale rappresentanza democratica dell’ente camerale, che passa attraverso il rispetto rigoroso di procedure tecniche ed amministrative. “Il provvedimento assunto, ha dichiarato Giuseppe Moramarco, Presidente vicario di Confindustria Basilicata.

CCIA: UN PROVVEDIMENTO ANOMALO

 

La Confindustria di Basilicata ha espresso un profondo disappunto in ordine al Decreto 295 del 27/12/2008 emanato dal Presidente della Giunta Regionale di Basilicata, con il quale sono stati nominati 16 componenti – su un totale di 22 - del Consiglio della Camera di Commercio di Matera, pur in mancanza della designazione dei rappresentanti di Confindustria Basilicata e dell’intero comparto agricolo. Tale provvedimento, intempestivo ed anomalo, condiziona pesantemente le dinamiche ed i percorsi della reale rappresentanza democratica dell’ente camerale, che passa attraverso il rispetto rigoroso di procedure tecniche ed amministrative. “Il provvedimento assunto – ha dichiarato Giuseppe Moramarco, Presidente Vicario di Confindustria Basilicata – si palesa come atto amministrativo emanato con inammissibile superficialità, in quanto non tiene conto di un elemento incontestabile costituito dalla profonda discrasia tra i dati ufficiali, desumibili dal DM 26/07/2007 e dagli elaborati della Infocamere della CCIAA di Matera , ed i dati relativi al numero complessivo delle imprese e degli occupati, dichiarati ai sensi dell’art. 47 DPR n° 455/2000 dalla altre organizzazioni imprenditoriali. Tale discrasia, oltretutto, è stata rilevata dal TAR Basilicata (ordinanza 285/2008) e, in punto di fatto, non è superata dalla successiva decisione cautelare del Consiglio di Stato. Il provvedimento assunto contiene in sé - ha concluso Moramarco – una rappresentazione assolutamente falsata della geografia economica e produttiva del territorio e, per questa stessa ragione, auspichiamo che la Regione Basilicata possa rivedere la propria posizione, fermo restando che Confindustria Basilicata tutelerà i propri legittimi diritti ed interessi in tutte le sedi opportune”.

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