Lunedì, 22 Dicembre 2008 00:00

ACQUISTI NATALIZI IN RIPRESA NEI CAPOLUOGHI LUCANI

La buona affluenza, nello scorso fine settimana, di consumatori nei centri storici e in generale nei negozi dei due capoluoghi lascia ben sperare per i prossimi giorni per una ripresa degli acquisti natalizi, con un leggero aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, anche se non in tutti settori. E’ quanto si legge in una nota della Confesercenti di Basilicata. Sulla base di una prima rilevazione, realizzata dal centro studi, è stata registrata una sostanziale tenuta dei settori alimentari e giocattoli, con novità positive per i prodotti del “benessere” acquistati in parafarmacia, profumeria, erboristeria, mentre si registrano nelle due città cali per i beni della casa ma anche nei settori dell’abbigliamento e delle calzature.
ACQUISTI NATALIZI IN RIPRESA NEI CAPOLUOGHI LUCANI
La buona affluenza, nello scorso fine settimana, di consumatori nei centri storici e in generale nei negozi dei due capoluoghi lascia ben sperare per i prossimi giorni per una ripresa degli acquisti natalizi, con un leggero aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, anche se non in tutti settori. E’ quanto si legge in una nota della Confesercenti di Basilicata. Sulla base di una prima rilevazione, realizzata dal centro studi, è stata registrata una sostanziale tenuta dei settori alimentari e giocattoli, con novità positive per i prodotti del “benessere” acquistati in parafarmacia, profumeria, erboristeria, mentre si registrano nelle due città cali per i beni della casa ma anche nei settori dell’abbigliamento e delle calzature. In ripresa anche gli acquisti di telefonia, elettrodomestici ed informatica. “Tutto si giocherà nei prossimi giorni, nella volata finale della corsa ai regali” dice il presidente regionale della Confesercenti, Michele Avena. Per il presidente provinciale di Potenza della Confesercenti Prospero Cassino “specie in occasione degli acquisti di Natale una delle minacce più serie e non solo per i commercianti ma anche per i consumatori è rappresentata dai “prodotti taroccati”. I settori più colpiti sono moda, giocattoli ed elettronica, con il mercato del falso che in Italia produce, solo come indotto natalizio, settecento milioni di euro. Occorre - conclude Cassino- che organizzazioni di categoria ed istituzioni si coalizzino contro l’illegalità e la contraffazione e si intervenga con più controlli e sviluppando la cultura della responsabilità”.
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