Venerdì, 28 Novembre 2008 00:00

I COMMENTI ALLA CRISI

"Dopo le dichiarazioni pesanti nei confronti del Governo regionale del sen. Belisario, che è autorevole rappresentate del’Idv, crediamo che si sia raggiunto il limite di sopportabilità e della decenza di ciò che resta di una maggioranza politica". Lo dichiara il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo. "Non conosco atti che qualifichino l’Idv come forza di governo in Basilicata. La responsabilità delle azioni politiche impongono che l’Idv ritiri la propria delegazione dal governo regionale”. Lo chiede il capogruppo Pd Erminio Restaino. “Se è crisi politica che si apra, ma non si addebitino ad un comunicato stampa del senatore Belisario. Lo afferma il coordinatore lucano di Italia dei Valori Aldo Michele Radice. Altri commenti in pagina.
I COMMENTI DEI CONSIGLIERI ALLA CRISI
 
PAGLIUCA: DE FILIPPO SI DIMETTA
“La crisi della maggioranza che ci governa non può e non deve ricadere sulla nostra comunità! Lo scambio di giudizi sviluppatosi sulla stampa locale e nazionale fra i massimi esponenti dell’Idv e del Pd è il peggiore esempio che chi ci governa possa dare ad una popolazione bisognosa di ben altre attenzioni”: è quanto dichiara il capogruppo di Forza Italia verso il Pdl, Nicola Pagliuca. “Siamo di fronte ad una crisi senza precedenti – afferma Pagliuca - e quanto è accaduto in sede consiliare martedì 18 Novembre ne è la conferma. Come volevasi dimostrare, ‘Il Re è nudo’! Infatti, il presidente Vito De Filippo, nella discussione della crisi all’interno della maggioranza si è ritrovato da solo ad affrontare le critiche dell’opposizione, l’assenza di interventi, il timore di esprimere le proprie opinioni, lasciavano già pensare quale poteva essere l’epilogo di questa maggioranza”. “Si rende necessario, - continua Pagliuca, interpretando sicuramente il pensiero di tutto il centro destra, che Vito De Filippo, con un po’ di senso critico, compiendo un atto di umiltà, deponga le armi e si dimetta”. “E’ troppo tardi - conclude Pagliuca - per chiedere, come scrive il capo gruppo Restaino, sostegno ai gruppi consiliari della maggioranza a testimonianza di una ‘saldezza politico – istituzionale’ che vive ormai solo nell’ illusione che con la legge finanziaria 2009 e con il ddl sulla competitività si possa trovare la risoluzione ad una crisi atavica determinata da un governo mirato solo a salvare l’apparenza. Anche la richiesta all’Idv, fatta dallo stesso Restaino, di ritiro della delegazione dall’esecutivo regionale, appare strana nella forma e nell’indirizzo. Sarebbe stato più utile chiedere al Presidente De Filippo di revocare gli incarichi istituzionali attualmente in essere in capo ad alcuni partiti la cui funzione non appare chiara. E non può essere certo l’opposizione che sinora ha stigmatizzato i metodi politici di questa maggioranza di sinistra come capaci di recuperare consenso e non di offrire sviluppo alla nostra Regione, ad intervenire a sostegno di maggioranze fantasma. La chiarezza delle posizioni è il primo essenziale passo che chi governa ha l’obbligo di fare nell’interesse dei Lucani! Che la notte porti consiglio al governatore Vito De Filippo”.
 
DI LORENZO SI VADA ALLE ELEZIONI
Dopo le dichiarazioni pesanti nei confronti del Governo regionale del sen. Belisario, che è autorevole rappresentate del’Idv, cioè una forza politica che ha la propria rappresentanza nell’esecutivo regionale, nonchè l’ovvia e logica replica del presidente Restaino che invita quindi l’Idv ad essere conseguenziale con il ritiro dalla Giunta regionale della propria rappresentanza, crediamo che si sia raggiunto il limite di sopportabilità e della decenza di ciò che resta di una maggioranza politica”. E’ quanto sostiene in una dichiarazione il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo (gruppo misto – Pdl), per il quale “lo sfilacciamento della maggioranza e sotto gli occhi di tutti ma quel che è più grave è che essa ha perso quella necessaria coesione da cui discende l’autorevolezza e la responsabilità di governare un momento cos’duro e difficile della storia della nostra Regione. La nostra Regione, le nostre aziende, i nostri lavoratori ma soprattutto i nostri giovani ed i tanti disoccupati e cassintegrati non meritano uno spettacolo come questo cha da mesi impedisce un azione di governo”. “La situazione non può essere né minimizzata né celata – afferma ancora Di Lorenzo - e per quanto Restaino e lo stesso De Filippo si sforzino a tenere in piedi una maggioranza che non c’è, divisa su tutto ed unita solo dal mantenimento del potere e della gestione del potere. Da tempo oramai chiediamo un governo di salute pubblica che vada in Consiglio regionale e chieda la convergenza responsabile a tutte le componenti presenti per l’approvazione urgente di tutti i quei provvedimenti che il mondo del lavoro e delle imprese attendono invano e dopo di che si vada subito alle elezioni anticipate. Sarebbe fin troppo facile per noi dell’opposizione restare alla finestra e attendere in questo scorcio di legislatura regionale l’eutanasia ed il fallimento del centrosinistra lucano orami conclamato dalla stessa stampa nazionale di centrosinistra, ma una opposizione di governo che si candida a governare questa Regione ha il dovere ora di indicare ai lucani la via della responsabilità in un momento così delicato e di sofferenza per tante famiglie lucane”.
 
RESTAINO IDV RITIRI LA DELEGAZIONE DAL GOVERNO REGIONALE
 
"La relazione dell’assessore Folino in Consiglio regionale, il successivo incontro con Confindustria, il lavoro del presidente De Filippo nella Conferenza delle Regioni testimoniano la serietà e la tempestività con la quale il governo regionale sta affrontando la crisi che investe anche la Basilicata”. E’ quanto sostiene il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Erminio Restaino, per il quale “la legge finanziaria regionale 2009 ed il ddl sulla competitività di prossima approvazione rappresentano gli strumenti per una prima immediata riposta ai problemi socio-economici della Basilicata”. “Il prosieguo del dibattito in Consiglio regionale – afferma ancora Restaino - dove le forze politiche ed i gruppi consiliari dovranno dare il loro contributo di idee e proposte, testerà la saldezza politico-istituzionale della Basilicata in un momento di grande difficoltà. Se sono sterili e di maniera gli inviti all’ottimismo e gli appelli ‘ai liberi e forti’ del governo nazionale, sono altrettanto distorcenti e distruttive le letture solo a tinte fosche, sia che provengano da ‘la Repubblica’ sia dal becero, improvvisato ed interessato provincialismo delle dichiarazioni del sen. Belisario. La fiera delle ovvietà che mette insieme: poltrone, alchimie elettorali, burocrazia, interessi sulle estrazioni e da ultimo l’immancabile strumentalizzazione della vicenda Scanzano. Non conosco atti che qualifichino l’Idv come forza di governo in Basilicata. Certo la responsabilità e la consequenzialità delle azioni politiche impongono che l’Idv ritiri la propria delegazione dal governo regionale”.
 
RADICE: SE E’ CRISI CHE SI APRA
“Se è crisi politica che si apra, ma non si addebitino ad un comunicato stampa del senatore Belisario, dopo tanti e ben più duri ed impietosi di questi giorni, i problemi, che questa regione sta vivendo, ed il disagio interno ad una coalizione in perenne fibrillazione. Se poi qualcuno pensa di far pagare a noi (Idv) il conto di situazioni politiche ingestibili all’interno del PD che si abbia il coraggio di perseguirlo alla luce del sole”. E’ quanto afferma il coordinatore regionale dell’Italia dei Valori Aldo Michele Radice, che aggiunge: “Se il tema poi è quello di scaricare l’Idv per traghettare altro, perché forza scomoda ed incalzante, che lo si faccia, sapendo però che è un tema che riguarda sempre una battaglia tutta interna al Pd, che partendo dal livello nazionale si dirama ai livelli regionali. Circa poi la qualità di come si è forza di governo, siamo disponibili, come sempre, a confrontarci su tutto, forse altri dovrebbero dimostrare il proprio impegno verso questa comunità regionale”.
 
NAPOLI: LA GIUNTA E’ AL CAPOLINEA
In merito alla crisi regionale il consigliere regionale del gruppo misto - “ La Destra”, Michele Napoli, ha detto in una nota: “scendono in campo i pesi massimi a difesa dell’operato della Giunta regionale e, in particolar modo, l’assessore Folino, Erminio Restaino, capo gruppo del Pd in Consiglio regionale, invita Belisario a ritirare la delegazione Idv dal Governo regionale”. “Siamo al ‘teatrino’ della politica – dice Napoli - e al capolinea di una maggioranza politica che dimostra, anche in questo caso, tutte le sue criticità con il leader dell'Italia dei Valori che tenta all’ultima curva di tirarsi fuori da chiare responsabilità di natura politica che appartengono a tutto il centrosinistra e che vedono l’Idv corresponsabile. E’ di tutta evidenza che ad andare a casa dovrebbe essere l’intero Governo regionale, che ha disatteso le aspettative dei lucani e che ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza nel leggere le trasformazioni imposte da una società in continua evoluzione. Oggi è il momento del coraggio e di dimostrare un minimo di dignità politica a meno che questa manfrina non sia l’ultima trovata di una maggioranza che artatamente vuole sottrarsi al confronto ed al dibattito sulla crisi industriale già fissato per martedì prossimo”. “Ad ogni buon conto – sostiene Napoli - ciò che necessita è un vero e proprio atto di amore per la Basilicata, che deve tradursi nelle dimissioni dell'intera Giunta, e non nell’allontanamento dal Governo regionale di una sua costola perchè se così fosse si assisterebbe al solito ‘rimpasto polpettone’ con una nuova maggioranza costretta a sopravvivere a se stessa. E’ il momento di dire basta a questa politica spazzatura che ci sta ridicolizzando dinanzi all’opinione pubblica nazionale”.

L’assessore Folino – dice inoltre Napoli - ha deciso di dimettersi con una lettera inviata al presidente De Filippo, evitando il passaggio in Consiglio regionale, sottraendosi alle sue responsabilità non avendo avuto il coraggio di mostrarsi pubblicamente all’assise regionale. Assediato da più parti, circondato dalle sue “incapacità” politiche, ricoprire il ruolo di vice presidente della Giunta e di assessore alle Attività produttive in un momento così delicato per le numerose crisi che si sono aperte nel mondo del lavoro, era diventato per lui un impegno troppo gravoso. Se ci avesse dato ascolto quando lo abbiamo invitato a dimettersi in occasione della crisi aperta con la Daramic, ci avrebbe e si sarebbe risparmiato un mese di travaglio e di inutili riunioni”. “Le dimissioni di Folino – sostiene Napoli - aprono una profonda spaccatura all’interno del centro-sinistra accusato dall’ormai ex Assessore di una persistente litigiosità che ha condizionato il buon andamento del Governo regionale e lo stesso Folino, con presa di coscienza, tardiva, ammette di non essere stato capace di realizzare quel ‘cambio di passo’ auspicato da più parti. La bancarotta del centro-sinistra non può e non deve portare allo sfascio completo della nostra regione, De Filippo prenda atto della situazione e abbia il coraggio di dimettersi anche lui, ma in Consiglio regionale liberando la politica dalla stagnazione in cui il centro- sinistra l’ha relegata. Si torni alle urne lasciando ai cittadini l’ultima parola”.

MATTIA:USCIRE DALLA CRISI CON UN PROGETTO DI SVILUPPO

“La crisi politica che si è aperta alla Regione è strettamente intrecciata al grave momento che vivono le nostre comunità per gli effetti di una crisi economica, finanziaria, occupazionale che ha ripercussioni negative dirette sulla vita di migliaia di lucani. Per questo, prima di tutto, deve prevalere l’interesse della nostra gente, distinguendo nettamente tra scelte di emergenza da compiere, con il massimo consenso di forze imprenditoriali, sociali e politiche, da scelte di natura esclusivamente politica, tenuto conto che l’unica strada che abbiamo è quella di uscire dal tunnel con un progetto credibile di sviluppo”. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Franco Mattia (Fi-Pdl), evidenziando che “il comportamento del vice presidente della Giunta e assessore alle Attività Produttive, Vincenzo Folino, di cui ho apprezzato in passato l’impegno e la coerenza, è censurabile in quanto è un segnale negativo di fronte ad una situazione di gravissima emergenza socio-economica. Non si può pensare infatti di fare l’assessore solo nei tempi di ordinaria amministrazione e abbandonare l’incarico quando l’impegno è più gravoso”. “In gioco – continua Mattia – c’è la tenuta di un’intera comunità regionale che ha bisogno di ritrovare rapidamente un governo regionale e nel caso non fosse possibile di tornare al voto per decidere. Se infatti la Giunta regionale non è in grado di affrontare le emergenze in atto si dimetta per consentire un cambio della classe dirigente e quindi la definizione di quel progetto strategico della Basilicata del terzo millennio che sinora è mancato. E’ soprattutto un atto di responsabilità quello che si richiede ai partiti del centrosinistra in quella che è diventata una corsa contro il tempo per salvare posti di lavoro, per arginare l’emorragia intellettuale e lo spopolamento, per ridare una prospettiva di futuro alle piccole come alle più grandi comunità locali”. “Nelle settimane scorse ho presentato una proposta di istituire – come sta avvenendo in altre Regioni - un nucleo di monitoraggio sulle conseguenze della crisi finanziaria nel sistema economico lucano, con l’obiettivo primario di fronteggiare adeguatamente la situazione economica e produttiva sempre più difficile. Rilevo con soddisfazione che la proposta ha trovato diffusi consensi tra forze sociali ed imprenditoriali oltre che da parte di enti locali. In attesa di un chiarimento politico dovuto da parte dei partiti della maggioranza – conclude Mattia - si parta dall’istituzione del nucleo per dare un segnale positivo e di incoraggiamento a lavoratori e imprenditori”.

 

LA FIOM CGIL LUCANA SULLE DIMISSIONI

 

“Nel rispettare la decisione dell’assessore regionale Folino di dimettersi da Vice Presidente della Giunta Regionale, non si può non fare qualche considerazione in merito al tipo d’ impegno profuso nelle funzioni affidatogli, proprio a partire dalle ultime vertenze che hanno visto coinvolte aziende metalmeccaniche”. E’ quanto afferma in un comunicato la segreteria regionale della Fiom Cgil, che aggiunge: “Non possiamo non segnalare la grande generosità “personale” dell’Assessore Folino nell’affrontare le crisi e come egli senza difficoltà sosteneva le ragioni del sindacato e dei lavoratori in difesa dell’occupazione. Allo stesso tempo tale circostanza segnala come l’attuale classe politica regionale come quella nazionale sia sganciata e lontana dalle classi sociali più deboli”. “Il modo migliore per l’affermazione di una idea di società basata sulla giustizia sociale, sulla solidarietà e l’uguaglianza – prosegue la nota della Fiom Cgil - sia di dare vita ad una concezione e ad una pratica della politica diversa da quella attuale partendo dalla costruzione di un programma, un’azione collettiva che ponendo al centro il lavoro e il suo primato si proponga di sconfiggere l’attuale pratica politica causa del decadimento etico e morale nella società italiana a partire dalla classe politica”.

 

L’ON.LUONGO SULLE DIMISSIONI

"Il sistema Basilicata è investito da una crisi di dimensioni straordinarie e il quadro politico regionale resta avviluppato dentro contraddizioni e limiti assolutamente insostenibili. E' una verità netta ed incontrovertibile, che le dimissioni di Vincenzo Folino da vicepresidente della Giunta regionale e da assessore alle attività produttive, denunciano al di fuori delle fumisterie del politichese e delle dietrologie che alimentano gli insulsi chiacchiericci dei corridoi del Palazzo". Lo ha detto, in una dichiarazione, l'on. Antonio Luongo (Pd). "Conta poco - ha aggiunto - ricostruire il filo delle situazioni e delle circostanze che hanno innescato ed accelerato negli ultimi tempi la crisi politica dell'assetto di governo della Regione. Conta ancor meno rincorrere il gioco opportunistico degli strumentalismi e dei tatticismi fini a se stessi, da cui ci piacerebbe che i gruppi dirigenti sappiano astenersi. Siamo ad un giro di boa e occorre trovare tutta la forza e tutta la lucidità per ricominciare daccapo, impedendo che possa interrompersi quel circuito di volontà e di fiducia sociale che ha sempre legittimato e sostenuto il ruolo-guida della politica regionale. Ma per farlo non si può che ripartire dalla nettezza con cui Folino, al quale mi legano le vicende politiche ed umane di una vita - ha concluso Luongo - ha richiamato tutti al più impietoso degli esami di coscienza".

 

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