INCONTRO CIA - PROVINCIA DI MATERA
Il Consiglio Provinciale di Matera discuterà nella prossima riunione un documento di sostegno alle rivendicazioni del mondo agricolo e contro i tagli all’agricoltura decisi dal Governo. Lo riferisce la Cia (la confederazione italiana degli agricoltori) dopo un incontro con gli assessori provinciali Nicola Buonanova (Agricoltura) e Francesco Labriola (Ambiente) nell’ambito della mobilitazione promossa dalla Cia. Nell’incontro gli esponenti della Cia hanno illustrato i punti della piattaforma nazionale e del documento regionale sollecitando la Provincia di Matera, come è già avvenuto per quella di Potenza, ad assumere iniziative. Tra gli altri temi in discussione, gli assessori provinciali Buonanova e Labriola hanno annunciato provvedimenti per favorire la vendita diretta dei prodotti tipici e agricoli e per incrementare le fattorie didattiche nel Materano, oltre a spiegare le azioni di competenza provinciale realizzate nei comparti dello smaltimento dei rifiuti e in particolare dei nitrati utilizzati nelle aziende agricole. La mobilitazione degli agricoltori lucani avrà il suo momento “clou” nel sit-in che si terrà domani giovedì 20 novembre dalle ore 9.00 alle ore 14.00 a Roma, in piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei deputati, con la partecipazione di una delegazione lucana. "Con le iniziative di protesta realizzate nell’esclusivo interesse del mondo agricolo lucano e quindi non certo solo dei nostri associati -sottolinea la Cia- si vuole richiamare l’attenzione sui problemi, sempre più complessi, dell’agricoltura. In particolare, si chiedono modifiche alla legge finanziaria per il 2009 e provvedimenti di carattere straordinario per garantire alle imprese agricole validi strumenti, soprattutto in un momento di grave crisi che sta avendo pesanti conseguenze sull’intero settore. Sulle aziende agricole - rileva la Cia - pesano in maniera pesante gli aumenti dei costi di produzione e quelli degli oneri sociali. A questi si sta aggiungendo in queste ultime settimane il caro-denaro più caro e le difficoltà di accesso al credito".