Mercoledì, 19 Novembre 2008 00:00

LA SCUOLA E' UNO SPETTACOLO

Decisi consensi da parte dei 23 docenti coinvolti sta riscuotendo il progetto “La scuola è uno spettacolo”, finanziato dalla Fondazione per il Sud alla cooperativa sociale. Il progetto della città dei Sassi è dedicato agli alunni di prima e quinta elementare con l’obiettivo di superare i disturbi dell’apprendimento tramite attività laboratoriali. A 5 mesi dall’avvio delle attività del progetto (che durerà in totale 18 mesi), la fase di formazione che interessa i docenti si sta distinguendo per la sua componente innovativa e creativa nella metodologia: un percorso socioculturale che si snoda attraverso varie tappe fino a coinvolgere i bambini, beneficiari del progetto in esame che interessa 5 scuole elementari e una superiore, 6 associazioni e 2 scuole di teatro materane. “Con lo svolgersi dei primi moduli –afferma la sociologa Pina Flace, docente e responsabile di monitoraggio del progetto- abbiamo creato un clima costruttivo, sereno e familiare, attivando momenti di discussione e di confronto su tematiche quali il percorso formativo di ognuno e l’orientamento professionale. Questa fase di formazione rivolta agli insegnanti li aiuta ad accresce il proprio grado di osservazione al fine di imparare a conoscere bene gli alunni e ad individuare i soggetti che presentano difficoltà di apprendimento”. “Questo progetto –afferma una docente di scuola primaria che segue le lezioni- da l’opportunità di confrontarci con le difficoltà.
LA SCUOLA E' UNO SPETTACOLO
Decisi consensi da parte dei 23 docenti coinvolti sta riscuotendo il progetto “La scuola è uno spettacolo”, finanziato dalla Fondazione per il Sud alla cooperativa sociale. Il progetto della città dei Sassi è dedicato agli alunni di prima e quinta elementare con l’obiettivo di superare i disturbi dell’apprendimento tramite attività laboratoriali. A 5 mesi dall’avvio delle attività del progetto (che durerà in totale 18 mesi), la fase di formazione che interessa i docenti si sta distinguendo per la sua componente innovativa e creativa nella metodologia: un percorso socioculturale che si snoda attraverso varie tappe fino a coinvolgere i bambini, beneficiari del progetto in esame che interessa 5 scuole elementari e una superiore, 6 associazioni e 2 scuole di teatro materane. “Con lo svolgersi dei primi moduli –afferma la sociologa Pina Flace, docente e responsabile di monitoraggio del progetto- abbiamo creato un clima costruttivo, sereno e familiare, attivando momenti di discussione e di confronto su tematiche quali il percorso formativo di ognuno e l’orientamento professionale. Questa fase di formazione rivolta agli insegnanti li aiuta ad accresce il proprio grado di osservazione al fine di imparare a conoscere bene gli alunni e ad individuare i soggetti che presentano difficoltà di apprendimento”. “Questo progetto –afferma una docente di scuola primaria che segue le lezioni- ci da l’opportunità di confrontarci con le difficoltà legate all’apprendimento verificando in prima persona le metodologie per intervenire, aiutandoci a conoscere meglio i bambini per offrire loro un percorso scolastico sereno. Le attività sono proposte in maniera laboratoriale il che consente a noi insegnanti di mettere subito in pratica quanto appreso”. Alcuni moduli, come quello di Neuropsichiatria infantile, aiuta a chiarire in modo scientifico e diagnostico le caratteristiche dei disturbi specifici dell’apprendimento, quali la dislessia, la discalculia, la disgrafia, nonché il ruolo dell’insegnante della scuola primaria che, per primo, si trova coinvolto in problematiche di questo tipo. “Attraverso questo percorso formativo –conclude Flace- stimoliamo nei docenti una maggior disponibilità ad accogliere la soggettività degli alunni per fare in modo che l’atteggiamento negativo del bambino nei confronti della scuola diventi positivo, grazie ad un nuovo modo di apprendere”. Per favorire la partecipazione pomeridiana dei docenti al progetto è stato istituito un servizio di assistenza per i loro figli durante le lezioni che si svolgono presso l’Istituto Tecnico Commerciale “A. Loperfido” che è anche partner dell’iniziativa.
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