Mercoledì, 19 Novembre 2008 00:00

UNA SEDUTA STRAORDINARIA DELLA CONFERENZA "STATO REGIONI"

Mettere a punto una strategia di misure comuni per far fronte alla crisi finanziaria che attanaglia i mercati. Con questo scopo giovedì 20 novembre è stata convocata una seduta straordinaria della Conferenza Stato-Regioni. Il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, ha accolto la richiesta presentata a gran voce dalla Conferenza dei ‘Governatori’ che, nelle ultime sedute, aveva più volte evidenziato la necessità di far fronte comune con l’esecutivo nazionale per elaborare una strategia d’azione a tutto campo sulla crisi economica, in grado di dare risposte convincenti anche sulle politiche per il credito. Alla riunione di giovedì prossimo è stata annunciata la presenza anche del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.
UNA SEDUTA STRAORDINARIA DELLA CONFERENZA "STATO REGIONI"
Mettere a punto una strategia di misure comuni per far fronte alla crisi finanziaria che attanaglia i mercati. Con questo scopo giovedì 20 novembre è stata convocata una seduta straordinaria della Conferenza Stato-Regioni. Il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, ha accolto la richiesta presentata a gran voce dalla Conferenza dei ‘Governatori’ che, nelle ultime sedute, aveva più volte evidenziato la necessità di far fronte comune con l’esecutivo nazionale per elaborare una strategia d’azione a tutto campo sulla crisi economica, in grado di dare risposte convincenti anche sulle politiche per il credito. Alla riunione di giovedì prossimo è stata annunciata la presenza anche del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Nel frattempo, le Regioni hanno formalmente espresso il parere negativo alla manovra Finanziaria nella Conferenza Unificata del 13 novembre, tornata a riunirsi dopo un mese a causa delle polemiche sul commissariamento delle Regioni per i piani di dimensionamento scolastico. Tra le criticità della manovra, le Regioni sottolineano nel parere che “la riduzione di gettito regionale non prevede contestualmente l’adozione di misure per la completa compensazione delle minori entrate regionali secondo il principio appena approvato dal Consiglio dei Ministri nel Disegno di legge delega di attuazione dell’art.119 della Costituzione. Tale atteggiamento sembra vanificare il lavoro congiunto portato avanti nella definizione dei principi del DDL sul Federalismo Fiscale. Le Regioni in proposito sottolineano la profonda incoerenza determinatasi già nella fase di adozione del primo provvedimento successivo all’approvazione in Consiglio dei Ministri del DDL sul Federalismo fiscale”. Ma la Conferenza delle Regioni ha intanto trovato un’intesa sul riparto dei fondi del decreto legislativo 56/2000. Quasi 3 miliardi di euro affluiranno nelle casse delle Regioni entro l'anno. Non una grande cifra, ma una boccata d'ossigeno per quei ''soggetti che hanno rapporti con le Regioni'', come ha definito i creditori delle Regioni, Vasco Errani presidente della Conferenza. Il denaro fresco arriverà nelle casse delle regioni perché nella riunione del 12 novembre della conferenza (più di un'ora di dibattito a porte chiuse e una grande soddisfazione ad accordo raggiunto) è stata concordata la ripartizione dei fondi previsti dal decreto 56/2000 per l’anno 2007.
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