Venerdì, 14 Novembre 2008 00:00

ACCETTURA, MATERA E IL "MAGGIO"

Accettura, la Basilicata e l’antichissimo rito del maggio: oggi venerdì 14 novembre, nel Circolo “La Scaletta”, con inizio alle ore 18.00, si terrà la presentazione degli originali lavori di tre videomaker realizzati nell’ambito del Progetto “Alberi e Cuccagna” - programma “Culture in loco”, promosso dal Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport della Regione Basilicata. Al centro dell’evento “il Maggio” - l’antichissimo rito del matrimonio tra due alberi che trova in Basilicata, ma soprattutto in Accettura, una splendida celebrazione che ne fa rivivere le antiche radici. Al pari di altre realtà europee dove si celebrano riti simili - con la venerazione dell’albero simbolo della natura e occasione di spiritualità e di fervido culto - Accettura, da Pentecoste al Corpus Domini, celebra lo sposalizio tra una pianta di agrifoglio e un cerro, in uno spettacolare percorso che dalla foresta di Gallipoli-Cognato giunge sino alla piazza del paese. Qui i due alberi vengono issati l’uno sull’altro e divengono occasione per prove estreme di abilità e coraggio mentre fede, canti, folklore e convivialità trasmettono la vitalità di questa tradizione e dell’identità lucana nei suoi numerosi intrecci. A tre giovani videomaker – distanti culturalmente e geograficamente – è stato chiesto di confrontarsi con la ricchezza di questo rituale e con la grande adesione religiosa, sociale e culturale collettiva.
ACCETTURA, MATERA E IL "MAGGIO"
Accettura, la Basilicata e l’antichissimo rito del maggio: oggi, venerdì 14 novembre, nel Circolo “La Scaletta”, con inizio alle ore 18.00, si terrà la presentazione degli originali lavori di tre videomaker realizzati nell’ambito del Progetto “Alberi e Cuccagna” - programma “Culture in loco”, promosso dal Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport della Regione Basilicata. Al centro dell’evento “il Maggio” - l’antichissimo rito del matrimonio tra due alberi che trova in Basilicata, ma soprattutto in Accettura, una splendida celebrazione che ne fa rivivere le antiche radici. Al pari di altre realtà europee dove si celebrano riti simili - con la venerazione dell’albero simbolo della natura e occasione di spiritualità e di fervido culto - Accettura, da Pentecoste al Corpus Domini, celebra lo sposalizio tra una pianta di agrifoglio e un cerro, in uno spettacolare percorso che dalla foresta di Gallipoli-Cognato giunge sino alla piazza del paese. Qui i due alberi vengono issati l’uno sull’altro e divengono occasione per prove estreme di abilità e coraggio mentre fede, canti, folklore e convivialità trasmettono la vitalità di questa tradizione e dell’identità lucana nei suoi numerosi intrecci. A tre giovani videomaker – distanti culturalmente e geograficamente – è stato chiesto di confrontarsi con la ricchezza di questo rituale e con la grande adesione religiosa, sociale e culturale collettiva. Uno sguardo irrituale per ibridare interessi, suscitare nuove energie e rendere disponibili accattivanti materiali audiovisivi per un marketing turistico efficace. Troppe sono infatti le eccellenze che non riescono ad essere adeguatamente valorizzate e dunque tale iniziativa, al pari di molte altre intraprese, vuole andare in tale direzione. Lo scorso venerdì, va ricordato, la presentazione delle produzioni è avvenuta a Roma con il convinto apprezzamento espresso dal regista Giuseppe Piccioni, dal critico cinematografico Flavio De Bernardinis e dal vasto pubblico intervenuto presso la Libreria del Cinema - noto luogo romano d'incontro per appassionati del linguaggio cinematografico e video. Saranno presenti, l’Assessore alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport della Regione, Antonio Autilio, Patrizia Minardi, Dirigente dell’Ufficio Progettazione Strategica ed Assistenza Tecnica del Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport della Regione e responsabile del progetto “Culture in Loco”. Non mancheranno, inoltre, l’anima culturale e religiosa del Comitato “I Maggiaioli” di Accettura, Don Giuseppe Filardi, il Presidente di Ifor, Pasquale Toce, il Presidente del G.A.L. “Le Macine”, Marco Delorenzo, e Sandro Polci responsabile di Serico. Nella città dei Sassi, i video reportage si caleranno in una atmosfera domestica e identitaria, rendendo possibile il confronto diretto tra la percezione dei registi e l’esperienza umana, culturale e di fede di chi da sempre respira il Rito del Maggio lucano.
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