Venerdì, 07 Novembre 2008 00:00

VAL BASENTO: LA REGIONE INTERVENGA SUBITO

“Il grido di dolore e disperazione che proviene dalla Val Basento e, non solo, giustamente amplificato dalla iniziativa odierna della convocazione congiunta dei Consigli comunali dell’area non deve tradursi in una inutile passerella di politici e sindacalisti”. E’ quanto afferma il consigliere del gruppo misto – Popolo della Libertà, Pasquale Di Lorenzo. “Chi ha idee e proposte concrete e immediate le illustri. Chi ha la responsabilità del Governo le valuti, ma metta in pratica da subito – aggiunge il consigliere - provvedimenti che attenuino le conseguenze di una crisi economica senza precedenti. Le fabbriche in Val Basento sono oramai un ricordo e la loro chiusura, in rapida successione, ha visto una drammatica accelerazione in questo mese.
VAL BASENTO: LA REGIONE INTERVENGA SUBITO
“Il grido di dolore e disperazione che proviene dalla Val Basento e, non solo, giustamente amplificato dalla iniziativa odierna della convocazione congiunta dei Consigli comunali dell’area non deve tradursi in una inutile passerella di politici e sindacalisti”. E’ quanto afferma il consigliere del gruppo misto – Popolo della Libertà, Pasquale Di Lorenzo. “Chi ha idee e proposte concrete e immediate le illustri. Chi ha la responsabilità del Governo le valuti, ma metta in pratica da subito – aggiunge il consigliere - provvedimenti che attenuino le conseguenze di una crisi economica senza precedenti. Le fabbriche in Val Basento sono oramai un ricordo e la loro chiusura, in rapida successione, ha visto una drammatica accelerazione in questo mese contestualmente all’acuirsi di una crisi economica dell’intero sistema internazionale che qui da noi moltiplica gli effetti e le conseguenze negative. Non vediamo dietro l’angolo stagioni di reindustrializzazioni, né concrete iniziative di nuove intraprese imprenditoriali, pur in presenza di una legislazione regionale che, indubbiamente, potrebbe agevolare il loro insediamento. Non è, dunque, questione di agevolazioni o di contributi. Manca al momento – secondo Di Lorenzo - quel clima di ottimismo economico che speriamo non tardi troppo ad arrivare, ponendo rimedio ad un quadro generale di incertezza che, nonostante la possibilità di contributi pubblici, induce le imprese solide a non avviare programmi di espansione e pone quelle meno solide nella impossibilità di mantenere le posizioni produttive raggiunte”. “Nel frattempo – continua Di Lorenzo - v’è una emergenza sociale. Sono tanti, troppi i lucani senza lavoro e senza la possibilità di trovarlo nell’immediato e sono in numero a dir poco eccessivo le famiglie colpite dalla crisi della Val Basento che vedono decurtare il loro potere d’acquisto in modo notevole fino a spingerle al limite della sopravvivenza. Pur non abbandonando ogni possibile politica di sviluppo e incentivazione industriale a medio termine, oggi la priorità è un intervento diretto da parte della Regione, aggiuntivo a quello statale, per trasferire alle famiglie direttamente più fondi, attraverso un sostegno al reddito per i nuclei familiari più colpiti dalla mobilità e dalla Cassa integrazione guadagni ed attraverso indennità regionali di disoccupazione. E’ necessario – prosegue il consigliere del Pdl - far arrivare più soldi alle famiglie perché, allo stato attuale, sono queste che hanno bisogno di utilizzarli per sopravvivere, riavviando in tal modo almeno un flusso minimo di consumi interni che al momento è fermo, se non in regressione”. “Occorre puntare contestualmente – conclude Di Lorenzo - a politiche di investimenti pubblici statali e regionali che contemplino ogni tipo di infrastrutturazione per riavviare l’economia delle nostre piccole imprese, dei nostri artigiani e commercianti tentando di allentare la morsa della crisi divenuta allarmante ed al limite della sopportazione umana e sociale. Fare e fare presto”.
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