Giovedì, 06 Novembre 2008 00:00

ENTI LOCALI: RENDERE CHIARA LA RIFORMA

“La riforma della governance lucana determinerà, a breve, un nuovo assetto del servizio sanitario regionale e un riordino ottimale degli Enti locali. Essa rappresenterà un’occasione importante per riqualificare i luoghi decisori e perfezionare il rapporto costi-benefici per le pubbliche amministrazioni, nell’ottica di migliorare e semplificare i servizi al cittadino. L’attuazione della riforma, tuttavia, non può non passare da alcune considerazioni che attengono al nuovo impianto riformatore contemplato nelle due leggi regionali, la n.11 e la n.12 del 2008”. E’ quanto affermato dalla consigliera del gruppo del Partito democratico, Adeltina Salierno. “Il tema che si solleva, e all’apparenza contraddittorio tra le due normative...
ENTI LOCALI: RENDERE CHIARA LA RIFORMA
“La riforma della governance lucana determinerà, a breve, un nuovo assetto del servizio sanitario regionale e un riordino ottimale degli Enti locali. Essa rappresenterà un’occasione importante per riqualificare i luoghi decisori e perfezionare il rapporto costi-benefici per le pubbliche amministrazioni, nell’ottica di migliorare e semplificare i servizi al cittadino. L’attuazione della riforma, tuttavia, non può non passare da alcune considerazioni che attengono al nuovo impianto riformatore contemplato nelle due leggi regionali, la n.11 e la n.12 del 2008”. E’ quanto affermato dalla consigliera del gruppo del Partito democratico, Adeltina Salierno. “Il tema che si solleva, e all’apparenza contraddittorio tra le due normative, è il numero dei distretti della salute (5 secondo la logica del ricalco delle vecchie Asl) che dovrà coincidere con le Comunità locali e con l’Ambito sociale. Se così fosse – continua Salierno - le Comunità locali e gli Ambiti sociali dovranno essere anch’essi, rispettivamente, pari a 5. Non si è però tenuto conto che la legge regionale di riordino degli Enti locali stabilisce che le città superiori a 40.000 abitanti non possono insieme agli altri comuni istituire comunità locali. Tanto al fine di evitare una loro posizione egemone. Dunque, Potenza e Matera dovranno essere considerate comunità a sé stanti. Io credo – aggiunge Salierno - che si renda necessario chiarire, nell’attuazione della legge di riordino del sistema sanitario, che i due capoluoghi vengano considerate Comunità Locale-Distretto-Ambito sociale a sé stanti, in maniera da avere in regione non 5 ma 7 Comunità Locali-Distretto-Ambito sociale”. “Per questo motivo – precisa l’esponente del Pd - ho dato mandato ai consulenti degli uffici legislativi del Consiglio regionale di verificare le incongruenze che sembrerebbero emergere dal raffronto delle due normative del 2008. Alla luce di ciò, una nuova perimetrazione potrà meglio tenere conto di un accorpamento dei territori più omogenei tra loro (immaginando, ad esempio per la provincia di Matera, un criterio di riferimento collinare e costiero delle Comunità locali-Distretto-Ambito sociale) piuttosto che la semplice perimetrazione delle vecchie Asl”.
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