Mercoledì, 29 Ottobre 2008 00:00

Il GOVERNO CALPESTA I DIRITTI DEL PAESE

"Il Governo Berlusconi ha calpestato il diritto sacrosanto degli studenti, delle famiglie, del Paese e anche dell'opposizione di essere ascoltati. Il tempo pieno, il piano per regolarizzare i precari, la sicurezza degli edifici scolastici, la proposta di rendere detraibili i libri di testo, la salvaguardia delle scuole dei piccoli comuni, tutto annullato". Maria Antezza, senatrice del Pd, commenta così l'approvazione del Decreto Gelmini. In particolare, in merito al piano di dimensionamento della rete scolastica che le Regioni dovranno effettuare entro il 30 novembre, per effetto del Decreto legge 154 in materia di contenimento della spesa sanitaria e di regolazioni contabile con le autonomie locali, Antezza ribadisce...
Il GOVERNO CALPESTA I DIRITTI DEL PAESE
"Il Governo Berlusconi ha calpestato il diritto sacrosanto degli studenti, delle famiglie, del Paese e anche dell'opposizione di essere ascoltati. Il tempo pieno, il piano per regolarizzare i precari, la sicurezza degli edifici scolastici, la proposta di rendere detraibili i libri di testo, la salvaguardia delle scuole dei piccoli comuni, tutto annullato". Maria Antezza, senatrice del Pd, commenta così l'approvazione del Decreto Gelmini. In particolare, in merito al piano di dimensionamento della rete scolastica che le Regioni dovranno effettuare entro il 30 novembre, per effetto del Decreto legge 154 in materia di contenimento della spesa sanitaria e di regolazioni contabile con le autonomie locali, Antezza ribadisce: "Si tratta di una vera tempesta che si abbatterà sulle scuole a partire dai piccoli comuni e sulle famiglie italiane". (In Basilicata, chiuderanno 96 autonomie scolastiche, di cui 17 in provincia di Matera e 79 in provincia di Potenza). Antezza aggiunge: Sui piccoli Comuni si riverseranno costi sociali ed economici enormi. Eppure Berlusconi e Gelmini ci hanno detto che i piccoli Comuni non verranno toccati, che il tempo pieno non verrà toccato, che 132.000 posti di lavoro non verranno toccati, salvo poi pubblicare sul sito del Ministero lo stesso dato alla voce esuberi. Ma insomma, quanta arroganza ancora il Paese e soprattutto il Sud d'Italia, che è maggiormente colpito dalle scelte dissennate del Governo, dovranno sopportare?" Antezza precisa: " Vogliamo una scuola pubblica di qualità, che valorizzi il merito, che non lasci indietro nessuno e che sia fortemente radicata sul territorio". Conosciamo i limiti della scuola che abbiamo combattuti, il primo è che la nostra scuola lascia indietro troppi ragazzi, disperde il 22 per cento dei ragazzi che non hanno la possibilità di giungere né ad un diploma né ad una qualifica professionale. Su questo vogliamo intervenire, così come sul rifacimento di una didattica che rispetti i tempi dell'apprendimento e che renda i ragazzi protagonisti".
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