Giovedì, 23 Ottobre 2008 00:00

FINANZIARIA: LE REGIONI DICONO NO

E’ di segno negativo il parere che la Conferenza delle Regioni ha deciso di esprimere sulla Finanziaria per il prossimo anno, approvata dal Governo. Nel corso dell’ultima riunione, i ‘Governatori’ hanno deciso di esprimere un articolato parere sul ddl che sarà poi presentato in Conferenza Unificata, bloccata nella seduta di giovedì scorso dalle polemiche sulla scuola. Istruzione, Politiche sociali, trasporto pubblico locale, protezione civile, Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas) sono alcune delle criticità che le Regioni hanno espresso nel parere che comunque evidenzia anche problemi di carattere metodologico nel confronto con l’esecutivo perché anche in questa occasione le Regioni ‘’si trovano a discutere sul contenuto di provvedimenti fondamentali...

FINANZIARIA: LE REGIONI DICONO NO

E’ di segno negativo il parere che la Conferenza delle Regioni ha deciso di esprimere sulla Finanziaria per il prossimo anno, approvata dal Governo. Nel corso dell’ultima riunione, i ‘Governatori’ hanno deciso di esprimere un articolato parere sul ddl che sarà poi presentato in Conferenza Unificata, bloccata nella seduta di giovedì scorso dalle polemiche sulla scuola. Istruzione, Politiche sociali, trasporto pubblico locale, protezione civile, Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas) sono alcune delle criticità che le Regioni hanno espresso nel parere che comunque evidenzia anche problemi di carattere metodologico nel confronto con l’esecutivo perché anche in questa occasione le Regioni ‘’si trovano a discutere sul contenuto di provvedimenti fondamentali per l’assetto della finanza pubblica – sottolinea il parere – senza aver avuto la possibilità di conoscere preventivamente il complesso della manovra che è stata presentata in Parlamento”.
Ma le osservazioni che le Regioni hanno presentato sono soprattutto sui contenuti del disegno di legge. In particolare si segnala “il reiterarsi di agevolazioni fiscali che producono effetti di riduzione del gettito dei tributi regionale (Irpef e addizionale regionale sul gas metano). Tali impatti – secondo le Regioni – si sommano, nel determinare un grave pregiudizio sull’equilibrio dei bilanci regionali, alle storiche minori entrate sulla compartecipazione sulle accise sulla benzina e dalle recenti riduzione di gettito sull’addizionale sul gas metano ( che dal 2008 si stimano nel 50 per cento del gettito)”. Contestualmente le Regioni ritengono che la riduzione di gettito regionale “non prevede contestualmente l’adozione di misure per la completa compensazione delle minori entrate regionali secondo il principio appena approvato dal Consiglio dei Ministri” sul decreto attuazione dell’articolo 119 della Costituzione sul federalismo fiscale. Per i ‘Governatori’ e’ necessario dunque che “la compensazione avvenga attraverso l’assegnazione di una parte dei fondi accantonati per la copertura di queste misure, Fondo per gli interventi strutturali di politica economica e dal Fondo per le misure di proroga delle agevolazioni fiscali”. Allo stesso tempo, per quanto riguarda l’equilibrio dei bilanci, le Regioni prendono atto “positivamente del ripristino del finanziamento del Fondo sanitario nazionale per la copertura dei ticket sanitari per il 2009, ma si sottolinea che risorse per la copertura di questa spesa sono state reperite riducendo il Fondo per le aree sottoutilizzate”

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