Sabato, 18 Ottobre 2008 00:00

LA CIA DICE: CONSUMIAMO I PRODOTTI AGRICOLI LUCANI

“Un Marchio identificativo delle produzioni agro-alimentari di Basilicata”; una campagna promozionale “Mangia sano mangia lucano”; “una forte sensibilizzazione riguardo le proprietà nutrizionali e salutistiche dei nostri prodotti”. Sono alcune delle proposte della Cia (la Confederazione italiana agricoltori) della Basilicata per rispondere concretamente alla rinnovata esigenza di sicurezza alimentare , garanzia e genuinità dei prodotti. Tali iniziative vanno concretizzate attraverso:- La piena attuazione del protocollo con l’Anci per l’apertura di mercatini, punti di vendita diretta, mercati ambulanti Gruppi di acquisto, che vede il diretto protagonismo dei singoli agricoltori nei nostri Comuni.
LA CIA DICE: CONSUMIAMO I PRODOTTI AGRICOLI LUCANI
“Un Marchio identificativo delle produzioni agro-alimentari di Basilicata”; una campagna promozionale “Mangia sano mangia lucano”; “una forte sensibilizzazione riguardo le proprietà nutrizionali e salutistiche dei nostri prodotti”. Sono alcune delle proposte della Cia (la Confederazione italiana agricoltori) della Basilicata per rispondere concretamente alla rinnovata esigenza di sicurezza alimentare , garanzia e genuinità dei prodotti. Tali iniziative vanno concretizzate attraverso:- La piena attuazione del protocollo con l’Anci per l’apertura di mercatini, punti di vendita diretta, mercati ambulanti Gruppi di acquisto, che vede il diretto protagonismo dei singoli agricoltori nei nostri Comuni, “Circuiti brevi di commercializzazione” tesi ad avvicinare le produzioni locali ai consumatori, contenere i costi, garantire freschezza e stagionalità dei prodotti; - Il patto di filiera con le aziende di trasformazione e distribuzione regionali (in particolare caseifici, macellerie, salumifici, forni, ma anche ristorazione, mense) finalizzato a privilegiare il “made in Basilicata”; - “Patto con la trasformazione regionale” per accorciare i passaggi e riequilibrare la filiera, esaltando il grande e importante connubio, dell’alta qualità delle produzioni con la maestria, le competenze e le tecniche di lavorazione e manipolazione, per garantire e tracciare il prodotto e il suo contenuto, esaltare la tipicità, distintività del nostro agroalimentare lucano. Uno degli obiettivi prioritari per la Cia nella nostra regione resta quello di ricostruire un sistema agro-alimentare e rurale lucano, agganciato alle “vocazionalità” dei nostri territori, che fa della qualità di origine il tratto distintivo e caratteristico delle nostre eccellenze, in tale direzione è utile misurarsi e lavorare per costruire un contenitore e una immagine riassumibile nel “Marchio collettivo geografico delle terre di Basilicata”. Vi sarebbero indubbi vantaggi per qualificare ulteriormente le nostre produzioni, il nostro territorio, che può già contare su produzioni di alta qualità e salubrità, esaltare la tipicità ed il legame con la nostra terra, coniugando il tutto con la nostra enogastronomia e le nostre eccellenze ambientali, paesaggistiche, architettoniche, con la nostra identità, la nostra cultura, la storia, il folclore e le tradizioni. Tutte queste componenti a nostro giudizio assieme e in forma interagente sono e rappresentano le fondamenta per dar vita al “Distretto agroalimentare regionale di Basilicata” terra di benessere e piaceri”; “Per poter fare questo – afferma Donato Distefano, presidente regionale della Cia - abbiamo la necessità di ripartire dai bisogni veri e reali delle aziende agricole. E’ indispensabile rimettere al centro dell’agenda politica e programmatica della nostra regione l’agricoltura e l’agro-alimentare di Basilicata.
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