Venerdì, 17 Ottobre 2008 00:00

UN LIMITE DI SPESA PER GLI INCARICHI DELLE P.A..

“La Legge finanziaria del 2008 – precisa Lapenna - disciplina gli emolumenti a carico delle pubbliche amministrazioni e delle società partecipate, ponendo tetti retributivi e prevedendo, al contempo, un particolare regime di pubblicità e di comunicazione, fissando dei parametri ben precisi per i tetti di spesa, necessari in un’ottica di ottimizzazione della spesa pubblica. Il vincolo economico posto dalla normativa consiste nell’imposizione di un tetto non superabile per il compenso o la retribuzione che i destinatari possono percepire per l’espletamento di uno o più rapporti”. “Il nuovo regime – aggiunge Lapenna - riguarda ‘chiunque riceva a carico delle pubbliche finanze emolumenti o retribuzioni nell’ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo.

UN LIMITE DI SPESA PERE GLI INCARICHI DELLE P.A..

La Legge finanziaria del 2008 – precisa Lapenna - disciplina gli emolumenti a carico delle pubbliche amministrazioni e delle società partecipate, ponendo tetti retributivi e prevedendo, al contempo, un particolare regime di pubblicità e di comunicazione, fissando dei parametri ben precisi per i tetti di spesa, necessari in un’ottica di ottimizzazione della spesa pubblica. Il vincolo economico posto dalla normativa consiste nell’imposizione di un tetto non superabile per il compenso o la retribuzione che i destinatari possono percepire per l’espletamento di uno o più rapporti”.  “Il nuovo regime – aggiunge Lapenna - riguarda ‘chiunque riceva a carico delle pubbliche finanze emolumenti o retribuzioni nell’ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni statali agenzie, enti pubblici anche economici, enti di ricerca, università, società non quotate a totale o prevalente partecipazione pubblica nonché le loro controllate, ovvero sia titolare di incarichi o mandati di qualsiasi natura nel territorio metropolitano’, escludendo dall’applicazione delle norma i corrispettivi per incarichi conferiti a soggetti diversi dalle persone fisiche. La disciplina mira, ad un contenimento della spesa pubblica nell’ottica di una più efficiente, trasparente e razionale utilizzazione e gestione delle pubbliche finanze. Da qui la necessità di una regolamentazione anche in sede regionale”.  Il consigliere regionale, nell’annunciare la prossima presentazione di una proposta di legge regionale in merito alla fissazione di un limite di spesa per gli incarichi dirigenziali, afferma che “la Pdl pone un tetto retributivo massimo per le retribuzioni ed i compensi che la Regione, gli enti dipendenti e sub –regionali, le società partecipate dalla Regione, possono corrispondere a persone fisiche legate alle amministrazioni e organismi indicati nella norma da un rapporto di lavoro dipendente o autonomo. È prevista una deroga alla norma che sancisce il tetto al trattamento economico solo, però, se ricorrono ‘motivate esigenze di carattere eccezionale e per un periodo di tempo non superiore a tre anni’. In ogni caso la spesa massima consentita – conclude l’esponente del Pdl - non potrà essere superiore al doppio del tetto stabilito nell’articolo 1 della proposta di legge. Inoltre, la norma prevede che il conferimento di questo tipo di incarichi deve essere idoneamente pubblicizzato, utilizzando tutti gli strumenti e le forme di comunicazione”.

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