Mercoledì, 15 Ottobre 2008 00:00

ANTEZZA: IL TAGLIO DELLE SCUOLE UNA MANNAIA PER LA BASILICATA

"Il piano di dimensionamento (il taglio) della rete scolastica che le Regioni dovranno effettuare entro il 30 novembre, per effetto del Decreto legge 154 in materia di contenimento della spesa sanitaria e di regolazioni contabile con le autonomie locali, è una vera e propria mannaia sulle scuole cosiddette sottodimensionate e, in particolare, sulle scuole dei piccoli comuni e sulle famiglie". Lo dichiara la senatrice del Pd Maria Antezza che sottolinea: "In Basilicata, secondo il Piano Gelmini, sono a rischio 96 autonomie scolastiche con meno di 500 alunni, di cui 17 in provincia di Matera e 79 in provincia di Potenza". "Se approvata questa norma - afferma Antezza - scardina l'idea di scuola come istituzione capillarmente diffusa e radicata sul territorio.
ANTEZZA:  IL TAGLIO DELLE SCUOLE UNA MANNAIA PER LA BASILICATA
"Il piano di dimensionamento (il taglio) della rete scolastica che le Regioni dovranno effettuare entro il 30 novembre, per effetto del Decreto legge 154 in materia di contenimento della spesa sanitaria e di regolazioni contabile con le autonomie locali, è una vera e propria mannaia sulle scuole cosiddette sottodimensionate e, in particolare, sulle scuole dei piccoli comuni e sulle famiglie". Lo dichiara la senatrice del Pd Maria Antezza che sottolinea: "In Basilicata, secondo il Piano Gelmini, sono a rischio 96 autonomie scolastiche con meno di 500 alunni, di cui 17 in provincia di Matera e 79 in provincia di Potenza". "Se approvata questa norma - afferma Antezza - scardina l'idea di scuola come istituzione capillarmente diffusa e radicata sul territorio, luogo di identità, di educazione e di futuro" oltre che arrecare danni ingenti alle famiglie e ai comuni, sui quali si riverseranno costi sociali ed economici ingenti". La senatrice del Pd precisa anche che "la norma in questione rappresenta un inaccettabile atto di ingerenza istituzionale, poiché sconfina su un terreno che è di competenza esclusivamente regionale. E' auspicabile che il governo rispetti il percorso di programmazione regionale e le scelte che ne deriveranno, e che i risparmi ottenuti restino, così come aveva deciso il Governo Prodi con la Finanziaria 2008, ai territori che li hanno realizzati". Conclude la parlamentare del Pd: "Se questo è uno dei primi atti concreti del Governo in carica per l'attuazione del Federalismo, abbiamo motivo di dubitare sulla serietà e la coerenza del governo di centrodestra e della sua maggioranza".
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