Sabato, 11 Ottobre 2008 00:00

PARI OPPORTUNITA': DONNE TRA FAMIGLIA E LAVORO

Il problema della scarsa presenza delle donne nel mondo del lavoro, è per la presidente di Unimpresa Rosa di Puglia, Barbara Ciervo una questione di primaria importanza. Ancora troppo poche, pagate meno degli uomini e ostacolate nei percorsi di carriera, per colpa anche dei servizi sociali insufficienti. E’ sul terreno dell’accesso al lavoro secondo le indicazioni di Lisbona 2000 che va accettata e vinta la sfida di genere. E’ necessario riconoscere il ruolo ed il contributo delle donne nella società, nel lavoro e nella politica; affermare il principio costituente delle pari opportunità , che richiama questioni di libertà e democrazia. “La barriera che blocca l’accesso delle donne ai livelli più alti- sostiene il presidente- è ancora particolarmente robusta.
PARI OPPORTUNITA': DONNE TRA FAMIGLIA E LAVORO
 
Il problema della scarsa presenza delle donne nel mondo del lavoro, è per la presidente di Unimpresa Rosa di Puglia, Barbara Ciervo una questione di primaria importanza. Ancora troppo poche, pagate meno degli uomini e ostacolate nei percorsi di carriera, per colpa anche dei servizi sociali insufficienti. E’ sul terreno dell’accesso al lavoro secondo le indicazioni di Lisbona 2000 che va accettata e vinta la sfida di genere. E’ necessario riconoscere il ruolo ed il contributo delle donne nella società, nel lavoro e nella politica; affermare il principio costituente delle pari opportunità , che richiama questioni di libertà e democrazia. “La barriera che blocca l’accesso delle donne ai livelli più alti- sostiene il presidente- è ancora particolarmente robusta. Ci sono stati deboli segnali di miglioramento, che con Unimpresa Rosa intendiamo rafforzare”. La crescita in Puglia delle imprese a conduzione femminile, ha registrato un lieve aumento ma lo squilibrio è ancora altissimo. Le azioni positive possono far conoscere alle lavoratrici il senso del fondamentali dell’Unione Europea (Nizza 2000) che afferma che la parità deve essere assicurata in tutti i campi compreso in materia di occupazione, lavoro, retribuzione promuovendo proprio la carta delle azioni positive che entrano ufficialmente a far parte dei programmi nazionali e locali modificando le relazioni fra i diversi soggetti. Settanta i disegni di legge in Parlamento che riguardano a vario titolo la vita ed il lavoro dell’altra metà del cielo. L’ultimo in ordine di tempo è quello che riguarda la promozione della cultura delle pari opportunità e segnala, nonostante una quota considerevole di laureate, solo due rettori donne in Italia su 83 e il 15,9% di docenti ordinarie su un totale di 18 mila. E ancora, da una ricerca svolta dal Consiglio superiore della magistratura, risulta che nessuna donna è procuratore generale o presidente di corte d’assise. Dichiara guerra al triste fenomeno delle “ dimissioni in bianco” il disegno 1248, proposto per contrastare l’espediente utilizzato da alcuni datori di lavoro per consentire un agevole licenziamento delle lavoratrici in caso di maternità. I dati Isfol Plus mettono in evidenza che nel 2006 una donna su nove è uscita dal mercato del lavoro in seguito alla maternità. Si pensi che l’Italia ha oggi la stessa percentuale di persone over 60 che gli USA avranno solo nel 2040. I dati ci indicano anche le priorità che deve avere la nostra iniziativa, al di là dei soliti luoghi comuni e delle analisi precostituite. “ In primo luogo è vero che l’accesso delle donne al mondo del lavoro risulta difficile ma è altrettanto serio lo step successivo, quando la donna si trova a svolgere la funzione di manager, madre e moglie. La priorità dell’Intervento di Unimpresa Rosa, deve riguardare pertanto, gli aspetti della cosiddetta conciliazione. E’ fondamentale favorire , in ogni modo, l’ampliamento del part-time , anche se limitato ad alcuni periodi. In Europa l’occupazione femminile è elevata laddove è maggiormente diffuso il part-time che è lo strumento per eccellenza della conciliazione. Occorre riformare, con la gradualità del caso, il regime fiscale in coerenza con il quoziente familiare. La scelta di avere figli, sostenuta dal quoziente familiare e da una migliore rete dei servizi, pone l’esigenza di rafforzare le politiche di sostegno del congedo del part time, del reingresso nel mondo del lavoro. Tali aspetti vanno affrontati sul piano di una più efficace politica di servizi”. E’ tempo di passare – conclude la presidente Cervo - ad un modello organizzativo che metta alla base le risorse umane, identificandone i diversi bisogni e le diverse motivazioni della gestione in rosa, consentendo loro di avanzare di carriera, conciliare al meglio la vita professionale e quella lavorativa, e portare all’azienda e all’organizzazione i vantaggi che le donne possono apportare.
 
 
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