Venerdì, 10 Ottobre 2008 00:00

PROROGARE IL REDDITO DI CITTADINANZA

“Lo stato dell’economia lucana e dell’occupazione necessità non solo la proroga di alcuni mesi del reddito di cittadinanza ma la previsione di un ulteriore biennio”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo (gruppo misto – Pdl), precisando che “servono certamente aggiustamenti all’attuale disciplina, che deve essere meno burocratica e alleggerita da tanti passaggi inutili e superflui al fine di caratterizzare lo strumento in questione come un vero e proprio ammortizzatore sociale di indennità regionale alla disoccupazione”. A parere dell’esponente del Pdl “non solo va prorogato il reddito di cittadinanza ma occorre estenderlo ad una platea più ampia di aventi diritto”.

PROROGARE IL REDDITO DI CITTADINANZA

 “Lo stato dell’economia lucana e dell’occupazione necessità non solo la proroga di alcuni mesi del reddito di cittadinanza ma la previsione di un ulteriore biennio”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo (gruppo misto – Pdl), precisando che “servono certamente aggiustamenti all’attuale disciplina, che deve essere meno burocratica e alleggerita da tanti passaggi inutili e superflui al fine di caratterizzare lo strumento in questione come un vero e proprio ammortizzatore sociale di indennità regionale alla disoccupazione”. A parere dell’esponente del Pdl “non solo va prorogato il reddito di cittadinanza ma occorre estenderlo ad una platea più ampia di aventi diritto”, perché “in questi due anni di mancato sviluppo dell’economia lucana questa platea si è accresciuta”, ed il reddito di cittadinanza “soprattutto in considerazione della mancanza di iniziative concrete di sviluppo economico resta un utile strumento per la sopravvivenza di centinaia di lucani”. “In sede di dibattito consiliare – conclude Di Lorenzo - non mancheremo di presentare le nostre proposte di miglioramento dell’attuale progetto, che spende troppi soldi per i consulenti anziché destinarli direttamente agli aventi diritto, e proporremo soprattutto di spogliare questo istituto da prerogative fantasiose e demagogiche come quella di ottenere la inclusione nel mondo del lavoro quando non v’è al momento un nuovo posto di lavoro aggiuntivo in Basilicata”.

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