Lunedì, 06 Ottobre 2008 00:00

PUBBLICO IMPIEGO PROTESTA A MATERA DELLA TRIPLICE

“Il governo aggredisce il lavoro pubblico, distrugge le pubbliche amministrazioni, taglia i servizi ai cittadini, toglie il salario ai pubblici dipendenti. Le lavoratrici e i lavoratori degli Enti Pubblici non Economici (Inps, Inpdap, Inail e Aci) continueranno la mobilitazione fino allo sciopero generale del pubblico impiego”. E’ quanto si legge in un volantino che Fp Cgil, Cisl Fps e Uil Pa hanno distribuito nel corso del presidio che si è tenuto questa mattina sotto la sede della Direzione provinciale del Lavoro in Via Annibale Maria di Francia a Matera “in difesa dei servizi pubblici e della funzione indispensabile svolta dalla Pubblica Amministrazione a garanzia dei diritti dei cittadini, in difesa dei diritti dei lavoratori...

PUBBLICO IMPIEGO PROTESTA A MATERA DELLA TRIPLICE

“Il governo aggredisce il lavoro pubblico, distrugge le pubbliche amministrazioni, taglia i servizi ai cittadini, toglie il salario ai pubblici dipendenti. Le lavoratrici e i lavoratori degli Enti Pubblici non Economici (Inps, Inpdap, Inail e Aci) continueranno la mobilitazione fino allo sciopero generale del pubblico impiego”. E’ quanto si legge in un volantino che Fp Cgil, Cisl Fps e Uil Pa hanno distribuito nel corso del presidio che si è tenuto questa mattina sotto la sede della Direzione provinciale del Lavoro in Via Annibale Maria di Francia a Matera “in difesa dei servizi pubblici e della funzione indispensabile svolta dalla Pubblica Amministrazione a garanzia dei diritti dei cittadini, in difesa dei diritti dei lavoratori, per riaffermare la dignità del lavoro pubblico e per restituire le quote di salario sottratte ai Fondi di Ente”.  Per le tre organizzazioni sindacali “si prospetta una stagione di lotte contro l’attacco sistematico allo stato sociale e la riduzione della gestione pubblica dei servizi e dei beni pubblici essenziali, contro la sottrazione di quote di salario legate all’incremento delle attività e alla qualità dei servizi e i tagli (dai 200 ai 500 euro mensili) per i dipendenti”. La protesta ha avuto come obiettivo anche “il contrasto al blocco delle stabilizzazioni dei lavoratori precari, che sta provocando l’interruzione di centinaia di rapporti di lavoro e sta mettendo in discussione l’erogazione delle prestazioni e dei servizi, ad una Finanziaria che non stanzia risorse per rinnovare il contratto ed elargisce unilateralmente risibili aumenti contrattuali di 8 euro per il 2008 e contro una norma che modifica il modello contrattuale. La mobilitazione si è caratterizzata anche contro le misure vessatorie e discriminanti assunte nei confronti dei Dipendenti Pubblici (malattia, maternità, part-time ecc.)”.

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