Domenica, 05 Ottobre 2008 00:00

TIENE L' OCCUPAZIONE NELLE PICCOLE IMPRESE

Nel difficile periodo che attraversa l’economia in provincia di Matera, sono le piccole imprese a garantire l’occupazione. Secondo l’Associazione delle Piccole e Medie Industrie del Materano, nella situazione di immobilismo in cui versa il sistema produttivo locale solo le imprese tra i 10 e i 20 dipendenti hanno mostrato di riuscire a fronteggiare in maniera efficace la congiuntura sfavorevole, mantenendo i livelli occupazionali. A coloro che, nei giorni scorsi, hanno esaltato il ruolo svolto dalla grande impresa nel Mezzogiorno, l’API ricorda che in provincia di Matera la grande impresa ha lasciato solo vittime dopo aver fruito di politiche pubbliche assistenziali. Il modello di crescita basato sulla grande impresa non ha funzionato...

TIENE L' OCCUPAZIONE NELLE PICCOLE IMPRESE

Nel difficile periodo che attraversa l’economia in provincia di Matera, sono le piccole imprese a garantire l’occupazione. Secondo l’Associazione delle Piccole e Medie Industrie del Materano, nella situazione di immobilismo in cui versa il sistema produttivo locale solo le imprese tra i 10 e i 20 dipendenti hanno mostrato di riuscire a fronteggiare in maniera efficace la congiuntura sfavorevole, mantenendo i livelli occupazionali. A coloro che, nei giorni scorsi, hanno esaltato il ruolo svolto dalla grande impresa nel Mezzogiorno, l’API ricorda che in provincia di Matera la grande impresa ha lasciato solo vittime dopo aver fruito di politiche pubbliche assistenziali. Il modello di crescita basato sulla grande impresa non ha funzionato, mentre quello basato su sistemi di piccole imprese ha dato ampie dimostrazioni di maggiore affidabilità. Il modello dei sistemi produttivi e dello sviluppo locale si è sviluppato per diversi decenni prima di cedere sotto la pressione della congiuntura internazionale. Le imprese di minori dimensioni, tuttavia, hanno bisogno di essere sostenute per rimanere agganciate al treno della competitività. L’API ritiene che l’innovazione sia la base di partenza per vincere il clima di sfiducia. Le aziende devono essere incentivate ad innovare; perciò l’Associazione chiede che gli utili che le PMI reinvestono per rafforzare il loro apparato produttivo e tecnologico vengano detassati. Serve, inoltre, più coraggio per il sistema produttivo. Pur apprezzando la struttura triennale della manovra finanziaria del Governo, l’API rileva tuttavia che tardano ad arrivare i provvedimenti strutturali a favore dell’economia reale. Gli equilibri precari delle economie basate sulla finanza dimostrano che il destino di ogni Paese e soprattutto del nostro si gioca su campi concreti come quello della produzione. Per rilanciare il sistema economico nazionale, ci vuole il coraggio di scelte che privilegino il settore produttivo. Secondo l’Istat la disoccupazione in Italia è aumentata del 20% nel 2008, ma nelle piccole e medie imprese manifatturiere i livelli occupazionali tengono, con una crescita del 7,57% solo negli ultimi sei mesi. Le previsioni per il prossimo semestre sono positive, aspettandosi le PMI una crescita del 7,3%. Ciò significa che il settore delle PMI continua a creare lavoro e a reggere la competizione internazionale. Per questa ragione appare sempre più necessario puntare sul comparto manifatturiero con politiche di sostegno ai processi di innovazione e internazionalizzazione.

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