Domenica, 05 Ottobre 2008 00:00

DI LORENZO SCRIVE AI DIRETTORI LUCANI

Il consigliere regionale del gruppo misto – Popolo della Libertà, Pasquale Di Lorenzo, ha inviato una missiva ai Direttori degli organi di stampa lucani. “Le recenti polemiche sulle spese pubblicitarie commissionate dalla Regione e da tanti altri enti locali e sub regionali – scrive Di Lorenzo - hanno avuto il merito di porre al centro del dibattito non solo e soltanto la questione della razionalizzazione delle spese pubbliche, soprattutto regionali, spesso troppo disinvolte, spropositate ed inopportune (penso a intere pagine di giornali commissionate dalle varie Asl per vederci le fotografie delle belle facce dei dirigenti), ma anche quella della piena indipendenza degli organi di informazione lucani costretti dalla esiguità dei numeri del mercato...

DI LORENZO SCRIVE AI DIRETTORI LUCANI

Il consigliere regionale del gruppo misto – Popolo della Libertà, Pasquale Di Lorenzo, ha inviato una missiva ai Direttori degli organi di stampa lucani. “Le recenti polemiche sulle spese pubblicitarie commissionate dalla Regione e da tanti altri enti locali e sub regionali – scrive Di Lorenzo - hanno avuto il merito di porre al centro del dibattito non solo e soltanto la questione della razionalizzazione delle spese pubbliche, soprattutto regionali, spesso troppo disinvolte, spropositate ed inopportune (penso a intere pagine di giornali commissionate dalle varie Asl per vederci le fotografie delle belle facce dei dirigenti), ma anche quella della piena indipendenza degli organi di informazione lucani costretti dalla esiguità dei numeri del mercato di una piccola regione come la nostra alla non autosufficienza derivante dalle vendite e dalla raccolta pubblicitaria commerciale e, quindi, spesso obbligati a sopravvivere grazie proprio alla pubblicità definita impropriamente istituzionale”. “Esistono esperienze e professionalità – dice Di Lorenzo - che a prescindere da questo quadro condizionante perseguono e danno quotidianamente esempio di giornalismo autentico e scevro da ogni influenza politica ed economica. Ve ne sono in tutti i giornali e in tutte le redazioni lucane. Ma non basta solo la deontologia e la professionalità di taluni direttori e giornalisti occorre, in particolare, la costruzione di un sistema di regole che non ammettano il benché minimo sospetto e che siano chiare e trasparenti, nonché riconoscibili anche dal più distratto dei lettori, soprattutto per quel che concerne proprio i proventi pubblicitaria pubblici. Il tema della trasparenza e della regolamentazione della pubblicità sui mezzi di informazione stanziati dalla Regione nello specifico, è una questione vitale per la democrazia e per la libertà di informazione in Basilicata”. “Ritengo opportuno – dichiara il consigliere del Pdl - che lo stesso Consiglio regionale debba al più presto occuparsene. Noi da tempo sollecitiamo una disciplina che coniughi l’esigenza moralizzatrice di riduzione dei mille rivoli di soldi pubblici che enti e sub enti e Regione impegnano per vere e proprie campagne propagandistiche e superflue con quella di contribuire al consolidamento di una libera ed indipendente informazione attraverso un fondo regionale diretto al sostegno della impresa editoriale e multimediale. Un legge regionale – sostiene Di Lorenzo – che, in pratica, annualmente sostenga tali imprese secondo criteri predeterminati legislativamente e che tengano in considerazione la diffusione e gli ascolti, ma anche le unità lavorative giornalistiche e tecniche regolarmente assunte, i dati dei consumi di energia e gli investimenti tecnologici effettuati. Sostenere cioè – continua il consigliere - in modo trasparente l' impresa editrice (e non già in modo subdolo l' informazione) che acquisirebbe una maggiore serenità economica e di conseguenza una indipendenza dai poteri costituiti, sottraendo così l’intero sistema della informazione regionale da situazioni di necessità e, quindi, di assoggettamento o potenziale influenzabilità, pregiudicando di fatto il principio della libera stampa e della libera radio e tv locale”. “Sono certo – conclude Di Lorenzo - che otterremmo un duplice obiettivo, rafforzare una miriade di aziende che operano con molti sacrifici e umiliazioni nel mondo della comunicazione, ma con grandi prospettive, e costruire una informazione regionale più libera ed indipendente”.

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