Lunedì, 14 Maggio 2012 04:37

IVA O IGE?

La notizia è della settimana scorsa ed è stata diffusa dall’agenzia Ansa. Le Fiamme Gialle di Rimini hanno “beccato” una prostituta 68enne, ancora in attività, con due milioni e mezzo di Euro sul conto corrente ed evasore totale per l'Erario. “La donna – scrive l’Ansa - originaria di Pesaro (S.M. le iniziali e, per giunta, titolare anche di una pensione sociale di 450 euro al mese), ma residente in un appartamento in affitto a Riccione, non è sfuggita ad una verifica fiscale.

L'attività ispettiva della GdF era partita da una segnalazione su operazioni sospette effettuata dall'Uif (unità di informazione finanziaria di Bankitalia) che aveva ricevuto le informazioni dalla banca di cui si serviva la donna, per movimentazioni di denaro contante su conti correnti con un saldo attivo eccezionalmente elevato. Gli approfondimenti successivi hanno poi chiarito che si trattava del frutto dell'attività di prostituzione, che la donna ancora esercita, servendosi per farsi pubblicità di un giornale di annunci di Pesaro. Il reddito da prostituzione - fa notare la Guardia di Finanza - va inteso ''come prestazione di servizio e come tale assoggettata ad Iva'' e conseguente tassazione sul reddito. Non avendo mai presentato dichiarazione dei redditi, però, la donna risultava praticamente sconosciuta al Fisco. Ora la 68enne dovrà versare l'Iva dovuta”. Fin qui l’agenzia. La notizia provoca due commenti. Il primo riguarda la longevità professionale del soggetto, per quanto si sia sottoposta nel corso degli anni a un lavoro “usurante”. Complimenti, signora, per lo spirito d’intrapresa. La seconda è una sorta di attenuante che dovrà essere concessa alla “evasora”. L’errore è stato commesso dall’apparato di prelievo fiscale dello Stato, che applica il meccanismo dell’Iva, ovvero l’imposta sul valore aggiunto. Se, di contro, fosse stata mantenuta la vecchia Ige (imposta generale sulle entrate), la signora non sarebbe sfuggita alle maglie del fisco.

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