Giovedì, 18 Settembre 2008 00:00

QUATTRO MILIONI DI EURO PER BOSCO PANTANO ALLA PROVINCIA DI MATERA

Dopo il finanziamento del progetto Life Rapaci lucani, per la salvaguardia del falco grillaio e del capovaccaio, è di questi giorni la notizia del finanziamento comunitario del progetto Life+ Provindue di ben 4 milioni di euro, in partenariato con la Province di Cagliari e Caserta. “Questo nuovo finanziamento – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente e ai Parchi, Francesco Labriola – conferma la leadership della Provincia di Matera nel programma comunitario Life. Il progetto Provindue è un importantissimo progetto pilota per lo studio e la salvaguardia del sistema dunale della Riserva naturale Bosco Pantano. La Riserva, che rappresenta un ambiente di rifugio unico per la fauna e le molte specie vegetali spontanee, è uno dei 94 siti Natura 2000 italiani...
QUATTRO MILIONI DI EURO PER BOSCO PANTANO ALLA PROVINCIA DI MATERA
 
Dopo il finanziamento del progetto Life Rapaci lucani, per la salvaguardia del falco grillaio e del capovaccaio, è di questi giorni la notizia del finanziamento comunitario del progetto Life+ Provindue di ben 4 milioni di euro, in partenariato con la Province di Cagliari e Caserta. “Questo nuovo finanziamento – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente e ai Parchi, Francesco Labriola – conferma la leadership della Provincia di Matera nel programma comunitario Life. Il progetto Provindue è un importantissimo progetto pilota per lo studio e la salvaguardia del sistema dunale della Riserva naturale Bosco Pantano. La Riserva, che rappresenta un ambiente di rifugio unico per la fauna e le molte specie vegetali spontanee, è uno dei 94 siti Natura 2000 italiani e rappresenta il 3 per mille della superficie totale esistente in Europa di tale habitat. Dunque, la sua tutela diventa prioritaria non solo a livello locale, ma anche e soprattutto a livello nazionale e comunitario.” Oltre alle numerose indagini scientifiche sulla Riserva e sugli ambienti che la caratterizzano, la Provincia di Matera ha realizzato il centro visite con annessa sala espositiva, aula didattica e biblioteca, per consentirne la fruizione didattico-naturalistica. “Le risorse economiche che la Comunità europea ha messo a disposizione del progetto – ha proseguito l’assessore Labriola – sono ingenti perché gli interventi da realizzare sono molteplici e particolarmente complessi. Proprio le caratteristiche della Riserva, il fatto che si tratta di un’area dove convivono macchia mediterranea e litorale sabbioso, rendono articolato il piano delle attività da mettere in campo per riuscire a garantirne una tutela adeguata e che duri nel tempo. È necessario, infatti, affrontare, tra le altre, le problematiche connesse all’evoluzione dei sistemi costieri, la cui stabilità è regolata da fenomeni naturali e dal fattore “uomo”, per contrastare quei fenomeni di regressivi che investono l’ambiente decretando la fine di specie uniche (come la cenosi). Ci tengo a sottolineare come tutti gli interventi messi in campo dalla Provincia di Matera seguano le linee guida della prevenzione e del rispetto dell’ambiente, valori imprescindibili per un territorio che, nell’ottica di una politica a sostegno dello sviluppo sostenibile, non può prescindere dal tutelare le proprie risorse.” “Gestire e tutelare patrimoni naturali quali corpi idrici, suolo e sottosuolo, atmosfera ed energia – ha concluso il presidente dell’Ente, Carmine Nigro –sono responsabilità che ci impegnano sul piano amministrativo, ma soprattutto sul piano etico. Non possiamo, infatti, ignorare le ansie e le preoccupazioni che suscita la prospettiva di un futuro nel quale l’ambiente, che ci ospita e che ci permette di vivere, rischia di essere distrutto. Ritengo, pertanto, che tra i doveri di una buona amministrazione ci sia quello della sua tutela. Obiettivo che stiamo perseguendo da tempo, e i progetti messi in campo lo dimostrano ampiamente, e che speriamo possano contribuire a migliorare la qualità della vita di tutti.”
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