Venerdì, 02 Marzo 2012 10:08

4/3/1943 E ITACA

Lucio Dalla ci ha lasciato ieri. Dopo la sua ultima performance a Sanremo, in quel Festival della canzone e delle orazioni semieretiche di Celentano, delle gag di Papaleo, degli impacci di Morandi e della farfallina di Belen, Dalla ha chiuso la sua carriera e la sua vita terrena a pochi giorni dal suo sessantanovesimo compleanno.

 Ci dispiace moltissimo perdere un compositore e un esecutore del suo livello, uno dei pochi che ha saputo rendere concetti non proprio musicabili per il grande pubblico. Così è stato per “4 Marzo ‘43”, ma anche “Disperato erotico stomp” e la stessa “Nanì” hanno affrontato temi difficili, come la paternità ignota, l’autoerotismo e la prostituzione. Personaggio eccentrico e sostanzialmente schivo, Dalla aveva saputo elevarsi alle massime altezze della musica d’ autore, arrivando a duettare con i milgiori esponenti della lirica italiana e mondiale. Ultimamente era tornato da noi, a Matera, dove era stato padrino di un evento mediatico sulla Basilicata percorsa a piedi, realizzato dal suo caro amico materano Nicola D’imperio. In quell’occasione aveva espresso la sua massima disponibilità a sostenere la candidatura di Matera quale capitale europea della cultura per il 2019. Lo ringraziamo per questo. Non lo dimenticheremo. Per rivederlo: www.dailymotion.com/video/xoeica_la-lucania-a-piedi-matera-6-2-2012_news.

E poi, come non ricordare quella sua Itaca, che così bene riporta alle rime dell'omonima Itaca di Kostantin Kavafis? Per voi l'invito ad ascoltarla dopo aver letto, appunto, Itaca. Ben arrivato, Lucio! www.youtube.com/watch?v=Mq6XjCFWT2E.

 

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

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