Martedì, 28 Febbraio 2012 11:39

AMBIENTE: PARTE IL CENTRO LUCANO DI MONITORAGGIO

Al via il Centro di monitoraggio ambientale. Realizzato dal Dipartimento all’Ambiente e gestito dall’Arpab, la nuova struttura sarà il “cruscotto ambientale” della Regione Basilicata, cioè il punto dove convergeranno tutte le informazioni relative allo stato dell’ambiente e dai cui partire per mettere a punto le misure e le politiche ambientali.


Oltre ai dati rilevati ed elaborati attualmente, confluiranno, infatti, sul sistema ogni nuovo dato sui monitoraggi, come, per esempio, sull’Eni in Val d’Agri, sulla Total a Tempa Rossa, e sulla Fenice in connessione con la Protezione civile, il Dipartimento Ambiente e l’Osservatorio ambientale della Val d’Agri, così da avere in tempo reale le informazioni.
Il Centro di monitoraggio ambientale è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Vito De Filippo, l’assessore regionale all’Ambiente Vilma Mazzocco,il dirigente generale del Dipartimento Ambiente Donato Viggiano e il dirigente generale dell’Arpab Raffaele Vita.
Le attività del Centro sono focalizzate principalmente sulle tematiche del monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, del monitoraggio qualitativo e quantitativo delle acque e dei movimenti franosi, ma il sistema potrà essere applicato a tutte le tematiche ambientali di competenza dell’Arpab.
I dati raccolti confluiranno in una Rete di monitoraggio ambientale. Oltre alle nuove stazioni e ai nuovi sistemi è prevista la riattivazione d 31 stazioni meteorologiche già dispiegate sul territorio della Regione Basilicata ma inutilizzate e la realizzazione di due Laboratori mobili per il monitoraggio della qualità delle acque e dell’inquinamento atmosferico.
Il cuore del Centro di monitoraggio ambientale è rappresentato dal Centro di controllo, che è situato nella sede dell’Arpab. Questo è il punto di convergenza dei dati provenienti dalle diverse fonti (stazioni di acquisizione, laboratori fissi e mobili, fonti informative esterne), per essere poi organizzati e catalogati in archivi. Il Centro, inoltre, avrà anche la funzione di gestire l’interfaccia di esposizione dei dati verso gli utenti.

 

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