Venerdì, 10 Febbraio 2012 10:44

FOIBE: UNA BRUTTA PAGINA DI STORIA

Almeno diecimila persone, negli anni drammatici a cavallo del 1945, sono state uccise a Trieste e nell'Istria controllata dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito. E, in gran parte, vennero gettate (molte ancora vive) dentro le “foibe”, voragini naturali disseminate sull'altipiano del Carso. A sessantasette anni di distanza non bisogna dimenticare questa tragedia italiana...

 ...ma ricordarla a chi non ne ha mai sentito parlare o ne ha sentito parlare solo da qualche anno. Sui libri di scuola ora si incomincia a travare la voce "foibe", una tardiva risposta alla domanda "Che cosa sono le foibe?". Ne sentimmo parlare, le prime volte, da un caro amico friulano che aveva notizie più approfondite della azione criminale ed efferata portata avanti dai cosiddetti "titini". Oltre alle esecuzioni sommarie (qualcuno fu gettato nelle foibe ancora vivo) e al successivo "infoibamento" nelle fenditure carsiche profonde centinaia di metri , migliaia di persone nate nella penisole istriana e di nazionalità italiana furono forzosamente traferite nel resto del territorio italiano,. Connazionali di seconda categoria, in pratica, non graditi al regime del maresciallo Josif Broz, detto Tito. La nazione non dovrà mai dimenticare quel drammatico episodio, ancora tutto da riscrivere e macchiato del sangue di tanti italiani.

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