Mercoledì, 04 Gennaio 2012 09:50

DATECI UN "TAGLIO"

Buon anno? Speriamo, anche se i segnali non sono dei migliori. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo averci ammannito un “secco” messaggio di fine anno (un capolavoro, invero, di genericità e di vacuità istituzionale; ci dispiace concordare con un leghista di pessima fattura qual è Roberto Calderoli), si è preso il meritato riposo.

 Imperversano le polemiche provocate dai risultati della commissione parlamentare che aveva l’incarico di comparare i compensi dei componenti delle due Camere con la media europea. E’ un guazzabuglio. I cosiddetti stipendi sono alti, ma le cifre per i collaboratori e le spese di viaggio e diaria, sono al di sotto della media. In questo settore la spuntano senza difficoltà i parlamentari tedeschi, mentre gli spagnoli percepiscono davvero (si fa per dire) una miseria. Le conseguenze della manovra di Mario Monti (definito argutamente da altri il tassator cortese) stanno toccando davvero tutti, casta compresa. Come? Le buvetterie della Camera e del Senato hanno segnato un brusco (e iniquo, dati i compensi di cui innanzi) rialzo dei prezzi. Immaginate che dall’inizio della settimana, un caffè a Montecitorio costa ben 80 (diconsi ottanta) centesimi di euro, dieci in meno di quanto lo si paghi nel centro, per esempio, della città di Matera. Di converso, resta stabile il costo del vasetto dello yogurt, fermo a un euro. Triplicato al banco il prezzo del bicchiere di vino, stabilito per il 2012 in tre euro. Questo ci sembra più che opportuno. Data l’incomprensibile struttura lessicale di alcuni discorsi ascoltati nelle due Camere negli ultimi tempi, inasprire pecuniariamente il ricorso al “nettare degli dei” servirà, forse, a eliminare qualche astrusità e qualche vistosa manifestazione di giubilo o di biasimo registrata in passato. Come dicono quelli del Nord Est, è ora di darci un “taj”, ovvero un "taglio".

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