Domenica, 18 Dicembre 2011 11:20

RAPPORTO UIL: CASSA INTEGRAZIONE LUCANA PIU' 32 PER CENTO

Quasi un milione 150 mila di ore di cassa integrazione erogate a novembre scorso a 6.759 lavoratori; un incremento di ore del 21,7% rispetto al mese precedente di ottobre e del 31,6% tra novembre 2010 e novembre 2011. A livello provinciale a Potenza si registra un aumento del 23,1% per complessive 940 mila ore e a Matera un aumento del 15,9% per complessive 210 mila ore. Sono questi gli elementi più rilevanti che emergono per la Basilicata...

...dal 34esimo Rapporto Uil sulla cassa integrazione guadagni aggiornato ad mese di novembre scorso. I lavoratori coinvolti registrano un aumento complessivo di 1.206 unità, di cui 3.129 per l’ordinaria, con un calo di 1.786 unità per la straordinaria e di 136 unità per la cig in deroga. Dall’analisi condotta per settore produttivo, anche nel mese di Novembre, è l’industria il ramo di attività con il più alto numero di ore autorizzate di cassa integrazione, seguito dal commercio , dall’edilizia e, dall’artigianato . "Sono dati – commenta il segretario generale UIL Basilicata Carmine Vaccaro - che confermano le preoccupazione della UIL e del Sindacato: senza crescita si aprirà, drammaticamente, il tema del lavoro sia per chi non lo ha, sia, inevitabilmente, per chi rischia di perderlo. Dal Rapporto emerge la drammaticità del ricorso alla cig attraverso il confronto “prima della crisi”, vale a dire gennaio-novembre 2008, con quasi 4milioni 700mila erogate complessivamente e “durante la crisi”, vale a dire gennaio-novembre 2011 con 10milioni 600 mila ore”. Secondo Vaccaro “la strada maestra per dare speranza alle persone più colpite dalla crisi: meno tasse per i lavoratori dipendenti ed i pensionati, riduzione degli sprechi per dirottare risorse verso chi investe e per incentivare nuova occupazione. Alla Giunta Regionale chiediamo di accelerare le misure del Patto di Sistema e al Consiglio Regionale di approvare una Finanziaria che rimoduli i ticket sulla specialistica ambulatoriale, in base al reddito familiare, tuteli l’attuale sistema del welfare, metta in moto gli investimenti già previsti con i programmi comunitari specie per le opere pubbliche, le infrastrutture e la formazione-lavoro”.

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