ha preso atto che l’ordinanza per la Puglia, attesa da 9 mesi, di fatto non c’è. “Avevamo interrotto lo sciopero della fame venerdì scorso – sottolinea il portavoce del Comitato, Gianni Fabbris – sull’assicurazione che le due ordinanze, quella per la Puglia e per la Basilicata, erano state firmate insieme e che soltanto per una ragione tecnica si era giunti in possesso della sola copia per la Basilicata”. Effettivamente così non è perché l’ordinanza per la Puglia, per quanto è dato sapere, non è stata firmata per motivi tecnici. Pertanto gli attivisti hanno deciso di ripartire da dove ci si era fermati perché convinti che tutto si fosse risolto. Ricomincia dunque lo sciopero della fame: il portavoce Fabbris sarà affiancato nella protesta dall’assessore comunale di Ginosa con delega all’emergenza alluvione, Leonardo Galante, e dal consigliere di minoranza Enzo Giannico ,oltreché dal vicesindaco di Bernalda, Massimiliano Cospite. “E’ una questione – ha concluso Fabbris – di equità e di giustizia”. La protesta si fermerà quando una delle donne di Terre joniche leggerà in assemblea l’ordinanza per la Puglia, così come è già avvenuto per la Basilicata (da trmtv.it-Andrea Rospi).