Giovedì, 10 Novembre 2011 11:30

IMPRESE AL SUD E SISTEMA PRODUTTIVO

“Se anche in questo momento di una crisi globale dalle caratteristiche del tutto peculiari e anomale, i problemi delle aziende del Mezzogiorno, come ci segnala il rapporto dell’Osservatorio Banche Imprese, restano nella scarsa capitalizzazione, nella difficoltà di accesso al credito, nella carenza di infrastrutture, vuol dire che il problema non è congiunturale ma strutturale

 e che, al di là delle difficoltà del momento, non si è lavorato come si doveva sui fondamentali dell’economia per agganciare la crescita”. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, intervenendo in rappresentanza della Conferenza delle Regioni alla presentazione del Rapporto Banche Imprese. “Ci sono due livelli di problemi – ha detto De Filippo – il primo che riguarda le risorse per lo sviluppo, il secondo, ma forse ancora più importante del primo, che riguarda le strategie. E’ chiaro che se in un momento difficile come questo si bada solo a tenere i conti in ordine anche a costo di azzerare le prospettive di crescita, essenziali per superare la crisi di qualsiasi Paese, ma ancor più di uno indebitato come l’Italia, non c’è spazio per risolvere quel divario Nord Sud che dopo 150 anni di unità nazionale rappresenta il più antico divario del mondo. L’Italia può crescere solo se cresce il Sud, e avere nel Mezzogiorno situazioni di contesto deboli, rende impossibile ogni aspirazione”. “La politica per il Sud – ha proseguito De Filippo - non è comunque fatta di soli investimenti e coincide, per larga parte, con la politica per il sistema produttivo del Paese. Un esempio recente – ha spiegato – è quanto avvenuto alla riunione del G20 a Cannes. Il Financial Stability Board, seguendo un indirizzo impartito in particolare da Germania e Francia, ha fatto approvare un documento con cui i parametri di patrimonializzazione delle banche vengono ancora implementati rispetto agli standard di Basilea III. Tutto questo significa una riduzione della disponibilità di finanziamenti per il sistema delle imprese e delle famiglie, levando risorse alla crescita e incidendo, ancora una volta, maggiormente in Paesi a maggiore debolezza quale è, in questo momento, l’Italia. Ma il nostro Paese non ha saputo far sentire la sua voce, e questo è un indice di come anche il tema della credibilità, e non solo quello delle risorse e della vision, sia importante per costruire situazioni di contesto favorevoli allo sviluppo del Mezzogiorno”.

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