Mercoledì, 26 Ottobre 2011 13:11

SITI WEB DELLA P.A. UN MONITORAGGIO

Il rapporto tra le pubbliche amministrazioni materane e la rete telematica migliora ma presenta ancora delle carenze sostanziali. E quanto emerge dalla seconda fase del monitoraggio civico dei siti web di Comune, Provincia e Azienda sanitaria svolto dall’associazione Diritti di Cittadinanza, utilizzando come parametri quelli fissati dal nuovo Codice dell’Amministrazione digitale, in vigore dal gennaio scorso

 che tra l’altro stabilisce anche meccanismi sanzionatori e di class-action per gli inadempienti. Lo scopo principale dell’iniziativa di volontariato in questione, però, è migliorare, utilizzando la prospettiva del cittadino, protagonista e destinatario ultimo della tanto bistrattata democrazia che oggi è anche digitale, visto che la comunicazione libera transita soprattutto attraverso internet. Un concetto non chiaro agli amministratori che, spesso, lo considerano ancora un optional. Questo è uno dei limiti maggiori che emerge dallo studio di Diritti di Cittadinanza, insieme ad una inadeguatezza materiale dei siti soprattutto in termini di archiviazione e albo pretorio on-line. I requisiti fondamentali richiesti ai portali delle PA materane dal monitoraggio sono: completezza e trasparenza; facilità di accesso e possibilità di interazione e interlocuzione. E dalle rilevazioni effettuate emergono lacunosità delle informazioni fornite, ad esempio in termini di distribuzione di fondi, di nomine di commissioni e dirigenti o motivi di premialità ad essi riconosciute; difficoltà nel reperimento delle stesse informazioni, a volte per un inserimento impreciso – stesso aggettivo che caratterizza l’articolazione dei menù – e, infine, problematicità nell’uso dei motori di ricerca interni. Alla luce di tutte queste considerazioni, in fondo al monitoraggio civico si leggono i voti percentuali complessivi attribuiti ai siti esaminati: ASM 52%, Provincia 51 e Comune di Matera, in fondo, col 44%. In una logica scolastica, nessuno supera la sufficienza, ma i volontari di Diritti di Cittadinanza non sono critici, piuttosto fiduciosi di un miglioramento ulteriore anche col loro supporto, mai considerato fino in fondo. Alla base di queste lacune, spiegano nel rapporto che presto sarà disponibile anche sul nuovo sito dirittidicittadinanza.com, spesso vi sono procedure complicate per il personale addetto non formato e poco aggiornato e l’affidamento, magari esternalizzato, della gestione di questi servizi a professionisti dell’informatica e non della comunicazione (da trmtv.it-Sergio Palomba).

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