che nei giorni scorsi ha rivolto un appello al sindaco Adduce affinché la sua amministrazione si impegni in tal senso. Matera, scrive Suriano, “presenta un’interessante dotazione di verde e spazi attrezzati, tanto per volumetrie quanto per estensione, eppure non in grado di offrire reali momenti ricreativi e di socializzazione alla cittadinanza”. Una carenza che potrebbe essere risolta, ad esempio, dando alle associazioni come la Libertas o agli enti che già operano nel sociale, nello sport e, più in generale, nel terzo settore, strumenti concreti di intervento, con conseguenti opportunità di sviluppo e di impiego. In poche parole la tanto agognata concessione in gestione delle aree verdi cittadine, più volte sbandierata dai piani alti del Comune ma mai arrivata. Un caso su tutti è quello del campetto di calcio del rione San Giacomo, già gestito dalla Libertas, che è sottoutilizzato. Un punto ristoro in cui poter sostare e consumare qualcosa in un’area ristorazione che offra anche intrattenimento, ad esempio, renderebbero già polivalente quella struttura. Concetti elementari che però la classe dirigente materana pare proprio non recepire. Il mondo associativo è pronto a fare la propria parte, conclude Suriano, ma l’amministrazione deve fare la sua, adoperandosi per creare le condizioni necessarie affinché simili interventi non siano soltanto auspicati ma realizzati, perché la grande mole di lavoro necessario per realizzare simili obiettivi, basti pensare ai tanti impedimenti burocratici, può essere sostenuta con maggiore facilità solo se alla base vi è una condivisione d’intenti (da trmtv.it-sergio Palomba)”.