Lunedì, 29 Agosto 2011 09:28

IL MATERANO FAMOSO NON SOLO PER SOFIA

“Oltre che per il matrimonio di Sofia Coppola a Bernalda mi sarei aspettato che il Materano avesse di diritto conquistato l’attenzione dei mass media internazionale per l’attività del sistema Cosmo –SkyMed del Centro Geodesia Spaziale di Matera nell’attività di controllo degli oceani e delle coste in tutte le situazioni di emergenza come quella dell’uragano Irene negli Usa”.

 E’ quanto sostiene il capogruppo dell’Idv nel Consiglio regionale lucano, Nicola Benedetto, ricordando che il Centro di Matera ha effettuato studi sul disastroso terremoto che si è abbattuto sulle coste giapponesi in relazione al possibile spostamento dell’asse terrestre dopo aver studiato il terremoto in Indonesia nel 2004. “E’ un lavoro di grandi competenze specialistiche grazie a strumenti tecnologicamente avanzati di cui – afferma l’esponente politico - dobbiamo essere particolarmente fieri. Esso rappresenta un valido e importante strumento per condurre studi sulle cause e sui fenomeni precursori dei disastri ambientali e per migliorare la capacità di monitoraggio e di valutazione dei danni. L’osservazione continua nel tempo di una determinata area consente di valutare le deformazioni superficiali del territorio, fornendo agli enti preposti alla gestione del rischio un nuovo e valido strumento di prevenzione e controllo proprio come sta accadendo per le autorità degli Usa a seguito dell’uragano Irene. L’attuale scenario internazionale di Osservazione della Terra, proprio secondo la “missione” affidata al Centro di Matera, richiede informazioni aggiornate e disponibili tempestivamente al fine di prendere decisioni sempre più rapide ed adeguate per poter soddisfare le crescenti esigenze della protezione civile nella gestione sia dei rischi naturali ed indotti dall’uomo sia delle risorse ambientali e della sicurezza”. Secondo Benedetto “la nomina, per il secondo mandato, di Enrico Saggese a presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, avvenuta il 13 agosto scorso da parte del ministro Gelmini, sottraendola da ogni valutazione politica, consente di dare continuità all’azione della struttura di Matera tenuto conto che i prossimi quattro anni saranno particolarmente delicati. Verrà infatti finalizzato il bilancio dell’Ue per il periodo 2014-2020, con importanti risorse destinate al settore spaziale e quindi ai programmi affidati a Matera. Tali attività segneranno il futuro dello spazio in Europa nell’ambito scientifico, in quello dell’esplorazione robotica e umana e nei settori applicativi della navigazione, telecomunicazioni e osservazione della Terra. Per questo al presidente De Filippo che di recente ha confermato l’investimento di 4 milioni di euro come quota regionale, chiediamo a che punto è l’iter della realizzazione della Cittadella dello spazio e del Cidot, il Centro interpretazione dati per l’osservazione della Terra, con rilevanti obiettivi sia rivolti alle pmi che alla prevenzione e alla gestione dei disastri ambientali. Dopo l’alluvione del Metapontino del primo marzo scorso, i cui danni sono stati in tempi rapidissimi rilevati dal Centro di Matera, abbiamo bisogno di approfondire gli aspetti relativi ai rischi di dissesto del suolo e nuove possibili esondazioni dei fiumi per programmare, come Regione, interventi efficaci di prevenzione e mitigazione dei fenomeni calamitosi. Tutto ciò senza sottovalutare il grande apporto all’occupazione di laureati e ricercatori anche lucani”.

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