Domenica, 22 Maggio 2011 08:45

EROE O ELIMINATORE DI CONCORRENTI?

Una guerra per bande. Lo scontro milanese per il ballottaggio di domenica prossima è arrivato davvero al parossismo, con punte di imprevista comicità. Partiamo dal dato incontrovertibile dell’affermazione al primo turno del candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia sulla uscente sindaca di centrodestra Letizia Moratti. Va bene, è un segnale in sicura controtendenza, ma non è detto che basti per conquistare l’ambita carica di primo cittadino meneghino.

Di contro,  non è errato considerare il confronto della seconda tornata come una nuova elezione, dove peserà la capacità di rastrellare voti da parte dei due contendenti. Di norma, la spuntano i candidati uscenti, data la forza di recupero che essi hanno rispetto ai loro amministrati. Per Milano, in ogni caso, questa volta sembra che ad avere il fiatone sia proprio la maggioranza. L’asse Pdl – Lega sta cercando di recuperare spazi, utilizzando una campagna di comunicazione che faccia anche presa sugli stati psicologici dei milanesi, bombardati mediaticamente sui supposti precedenti penali per furto d’auto dell’avversario e su “quello che potrebbe succedere se…”. Dai Rom agli extracomunitari, tutto sta finendo in un blob di cattiva qualità che avrà, in qualunque caso, inevitabili ripercussioni. Sull’altro fronte si è scatenato, invece, il popolo dei social network, utilizzando lo stiletto dell’ironia con la creazione di un Pisapia “capro espiatorio” di ogni malefatta urbana e suburbana. Come al solito, la realtà finisce per superare l’immaginazione. Una nota di agenzia di ieri pomeriggio ha fatto sapere al mondo che il candidato ha realmente evitato una rapina che poteva estendersi anche al furto di un’autovettura. Siamo di fronte a un gesto eroico o alla classica eliminazione della concorrenza?

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