Mercoledì, 11 Maggio 2011 03:19

GIOVANI ED ECCELLENTI MA CON LA VALIGIA

Spesso accade che l'amaro dei contr-appunti lo fornisca un articolo di un collega. Franco Di Pierro, tornato felicemente alla cronaca e al commento con Trm-radiotelevisione del Mezzogiorno, ci da la dose ideale di disillusione che il suo pezzo abilmente ci trasmette.********* "All’ombra delle grandi antenne paraboliche dell’Agenzia spaziale italiana di Murgia Tirlecchia di Matera

ma anche nei laboratori dell’Enea alla Trisaia di Rotondella o dell’Agrobios di Metaponto, dell’Università della Baislicata o del Cnr di Tito. Per quattro anni sono stati i luoghi di lavoro di 52 giovani e brillanti laureati lucani. Nelle strutture appena elencate hanno dato il meglio del loro sapere in progetti di ricerca, contribuendo a far crescere se stessi, ma anche le aziende che hanno seguito con interesse il loro percorso lavorativo. A sostenere economicamente l’impegno di questi 52 super-laureati, meglio conosciuti come i “gel” di Basilicata, cioè giovani eccellenze lucane, è stata la Regione che per loro ha impegnato risorse comunitarie. Una volta esaurita la disponibilità economica, per i 52 si profila minacciosa l’ombra del licenziamento. Tutti a casa, in attesa che – come è stato sollecitato dal presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo – le aziende interessate si facciano carico di bandire concorsi specifici che – è bene aggiungerlo – non daranno agli interessati alcuna garanzia di un ritorno al lavoro, perché dovranno superare la selezione al pari di tutti gli altri che si presenteranno alle prove. Per i 52, insomma, anni quasi buttati al vento perché non avranno alcuna corsia preferenziale. Sfruttati, traditi e mandati a casa. Ma loro, i protagonisti di questa incredibile vicenda lucana, già si dicono indisponibili ad accettare gli esiti del vertice di stamattina convocato alla Regione. Nel migliore dei casi le procedure concorsuali termineranno in un paio di anni, troppi per chi, superati i trenta, ha voglia di mettere a frutto i sacrifici di una vita di studi. Quindi, per loro – e in molti lo hanno già fatto sapere – non resta che riempire la valigia e partire. Altra emigrazione, dunque, ma questa volta con gravissime responsabilità delle aziende che hanno pescato a piene mani nelle risorse regionali, ma anche del massimo ente territoriale lucano che ha sviluppato in maniera approssimata la sua politica a favore dei giovani. Oggi, De Filippo se la prende e batte i pugni sul tavolo, forse troppo tardi come molte azioni dell’attività della Giunta da lui presieduta. Oggi, il presidente minaccia di chiudere la stalla, ma i buoi, purtroppo, sono già scappati e questa volta, fuori metafora, si tratta di giovani eccellenze che la Basilicata sta perdendo per sempre" .

 

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