Martedì, 14 Dicembre 2010 17:19

CHI TIENE IN MANO…

Siamo dinanzi alla stringente evidenza del solito articolo quinto: chi tiene (il punto) in mano ha vinto. Successe così per la vittoria- beffa del sindaco di Matera Salvatore Adduce, con soli 179 voti sul suo competitor Angelo Tosto. E’ successo oggi, all’incirca alle ore 13 e 40, quando il presidente della Camera Gianfranco Fini ha proclamato l’esito della votazione sulla mozione di sfiducia nei riguardi del presidente Silvio Berlusconi: 314 a 311.

Con soli tre voti di distacco il centrodestra ha avuto la meglio. Il risultato non pone fine, almeno per ora, all’era Berlusconi. Caso mai, pone una seria ipoteca sull’esistenza in vita dei finiani del FLI, sconfitti alla loro prima battaglia ufficiale. A chiudere questa fase della sua carriera istituzionali dovrebbe essere, in primis, Gianfranco Fini che, se decenza impera, dovrebbe lasciare la comoda poltrona di presidente di Montecitorio. A nostro avviso anche il segretario del Pd Pierluigi Bersani dovrebbe, per coerenza, dimettersi, rimboccarsi le maniche e andare a fare altro. Anche lui ha perso questa battaglia, così come l’ha persa Antonio Di Pietro. Certo, alla vittoria ci sono andati vicini ma, in guerra, valgono due regole fondamentali: mai dare per spacciato il nemico fino a quando non è esanime e, soprattutto, mai sottovalutarlo, comprese le sue capacità e anche la sua fortuna. Per ora, chi tiene in mano ha vinto…

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