Domenica, 27 Luglio 2008 00:00

PIU' SPAZIO ALLE DONNE NELLE ISTITUZIONI

Una maggiore rappresentanza femminile nella sfera politica e istituzionale con riferimento anche ad un’equa distribuzione nelle differenti aree territoriali della regione”. E’ quanto chiedono la Consigliera di Parità della Provincia di Matera, il coordinamento provinciale di Matera dell’associazione Donneuropee Federcasalinghe e l’associazione Centro di Orientamento Donne Basilicata. A distanza di oltre sessant’anni dall’acquisizione del diritto elettorale da parte delle donne, la sottorappresentanza politica femminile costituisce un dato di fatto particolarmente evidente nel contesto territoriale provinciale e regionale. La crisi del rapporto fra donne e politica è sotto gli occhi di tutti ed è bene interrogarsi.

PIU' SPAZIO ALLE DONNE NELLE ISTITUZIONI

“Una maggiore rappresentanza femminile nella sfera politica e istituzionale con riferimento anche ad un’equa distribuzione nelle differenti aree territoriali della regione”. E’ quanto chiedono la Consigliera di Parità della Provincia di Matera, il coordinamento provinciale di Matera dell’associazione Donneuropee Federcasalinghe e l’associazione Centro di Orientamento Donne Basilicata. A distanza di oltre sessant’anni dall’acquisizione del diritto elettorale da parte delle donne, la sottorappresentanza politica femminile costituisce un dato di fatto particolarmente evidente nel contesto territoriale provinciale e regionale. La crisi del rapporto fra donne e politica è sotto gli occhi di tutti ed è bene interrogarsi. Per realizzare pienamente una società basata sulle pari opportunità tra uomo e donna è indispensabile un atteggiamento di maggiore apertura verso l’ingresso delle donne nel mondo della politica, poiché se non vi è omogeneità di partecipazione alle dinamiche decisionali non si può sperare in un progresso sociale equilibrato. Diventa imperativo comune sensibilizzare sull’argomento l’opinione pubblica e i partiti e modificare una cultura politica e non che, ancora oggi, considera l’uomo il legittimo protagonista della gestione della società. Le associazioni e le organizzazioni femminili dei partiti e dei sindacati sono consapevoli che per riequilibrare la rappresentanza e dare un nuovo impulso alla partecipazione femminile alla vita politica attiva è necessario svolgere azioni di sensibilizzazione anche sulle stesse donne perchè richiedano con più insistenza e determinazione nuovi spazi anche in politica e in posizioni dirigenziali con la consapevolezza della loro indiscutibile capacità di comprendere i problemi della società e di risolverli attraverso un impegno attivo non solo nelle organizzazioni di utilità sociale, di volontariato e culturali. Si assiste, invece, ad una loro sistematica e costante esclusione dai momenti significativi della vita politica e istituzionale perché i ruoli decisionali dell’assetto istituzionale seguitano ad essere rivestiti quasi esclusivamente da esponenti maschili, fenomeno presente anche nell’ambito dell’esecutivo regionale lucano nel quale, sin dalla prima legislatura, non si è mai registrata una partecipazione femminile. Una più numerosa rappresentanza delle donne in tali ambiti, costituirebbe invece una positiva evoluzione dell’attuale modello politico che non soddisfa i crescenti e complessi bisogni della nostra comunità. Per l’immediato futuro si auspica di poter assistere ad un’inversione di tendenza nel panorama attuale, superando ogni gerarchia tra i sessi nelle posizioni apicali al fine di assicurare alla società maggiore ricchezza e completezza di idee e creatività. Si ritiene fondamentale la partecipazione attiva delle donne nei “luoghi decisionali” e si ritiene altrettanto importante che tale partecipazione sia espressione delle varie aree territoriali della regione in modo da garantire uno sviluppo omogeneo ed equidistribuito anche in virtù delle diversità culturali che caratterizzano una regione pur non molto estesa, come la nostra.

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