Martedì, 02 Novembre 2010 10:48

RUBY E MARILYN

 Il nome ci è venuto subito alla mente ascoltando le nuove peripezie del nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La vicenda è ormai nota, almeno per quel che si è letto e ascoltato dovunque e riguarda una supposta ingerenza nei fatti di pubblica sicurezza della Questura di Milano, che avrebbe prima arrestato per furto e poi rilasciato e dato in affido una minorenne (maggiorenne da ieri) di origine marocchina col nome d'arte di Ruby, grazie al presunto interessamento diretto del premier.

 Il Silvio avrebbe telefonato direttamente al capo di gabinetto di quella struttura del ministero dell’Interno. Il tutto condito anche da ipotetiche parentele dell’interessata con il presidente egiziano Mubarak. e dalla solita pruderie mediatica che accompagna ogni presunta amicizia femminile del Papi nazionale. Su questo non abbiamo alcuna intenzione di pronunciarci e aspetteremo l’esito delle indagini per saperne di più, soprattutto per sapere se e quale reato sia stato commesso dall’uomo di Arcore. Il nome, invece ci ha fatto riesumare dalla memoria quel Ruby, di nome Jack, che decise qualche decennio fa di “giustiziare” Lee Oswald, l’assassino del presidente Usa John Fitzgerald Kennedy. La riflessione è solo provocata dalla coincidenza di un nome con un cognome ma, ci perdoni il Cavaliere, lo stile non è lo stesso. Anche al presidente Kennedy piacevano, è noto, le donne e non si è fatto mancare, come si dice, davvero nulla, ma con un aplomb e una classe totalmente differenti. E poi, volete mettere a confronto Ruby, Noemi e la D’Addario con Marilyn? Andiamo…

 

 

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