Sabato, 26 Luglio 2008 00:00

TURISMO: IANUZZIELLO RISPONDE A PERRI

Replica alle dichiarazioni di Gianpiero Perri, direttore generale dell’Apt Basilicata, sui progetti turistici della Provincia di Matera da parte del vice presidente-assessore al turismo, Giovanni Ianuzziello: “Provincia in bus” è un progetto della Provincia di Matera che con soli 7.900 € prevede ben 16 viaggi lungo tre direttrici principali, con il coinvolgimento di 21 comuni, per portare i turisti dei villaggi alla scoperta del territorio interno. Meno di ottomila per organizzare, promuovere e realizzare un progetto che porterà 800 turisti a conoscere i paesi dell’interno. Non vogliamo “pagare un biglietto” agli ospiti dei villaggi, sappiamo che “possono permetterselo”, come ha dichiarato alla stampa il dg dell’Apt Basilicata Gianpiero Perri...
TURISMO: IANUZZIELLO RISPONDE A PERRI
Replica alle dichiarazioni di Gianpiero Perri, direttore generale dell’Apt Basilicata, sui progetti turistici della Provincia di Matera da parte del vice presidente-assessore al turismo, Giovanni Ianuzziello: “Provincia in bus” è un progetto della Provincia di Matera che con soli 7.900 € prevede ben 16 viaggi lungo tre direttrici principali, con il coinvolgimento di 21 comuni, per portare i turisti dei villaggi alla scoperta del territorio interno. Meno di ottomila per organizzare, promuovere e realizzare un progetto che porterà 800 turisti a conoscere i paesi dell’interno. Non vogliamo “pagare un biglietto” agli ospiti dei villaggi, sappiamo che “possono permetterselo”, come ha dichiarato alla stampa il dg dell’Apt Basilicata Gianpiero Perri, ma li portiamo a scoprire direttamente posti e paesi che forse non sceglierebbero mai di visitare, magari anche perché la promozione di questi, fatta dall’Apt, non è adeguata. Invitiamo pertanto il dg Perri a non avventurarsi in giudizi politici sull’operato di altri Enti. Con questo progetto la Provincia spende una cifra limitata e circoscritta intercettando un flusso altrettanto determinabile di turisti. Ci piacerebbe sapere quanti turisti è stata capace di intercettare l’Apt con l’esoso programma di promozione negli ultimi due anni, e di questi quanti realmente sono giunti nel nostro territorio. Gli economisti, il dg dell’Apt e il suo expertise lo sapranno sicuramente bene, utilizzano un indice molto grossolano ma altrettanto realistico per misurare simili risultati: l’indice Icor. Un parametro che tenta di stabilire quante unità aggiuntive di capitale sono necessarie per generare un’unità aggiuntiva di prodotto. In pratica, quali risultati in termini di incremento di presenze si sono avuti con l’aumento delle spese del maggior Ente di promozione in termini di comunicazione, marketing ed “expertise esterno”? Magari, nel definire questo dato si può chiedere aiuto alla Federalberghi materana? Oppure agli operatori di Matera e del Metapontino? E, a proposito della questione del citato “expertise”, - osserva ancora Iannuzziello - anche a chi scrive preme fare una valutazione politica (e ne sarei titolato). Da alcuni giorni leggiamo della mancata riconferma del personale precario nell’Apt e della “querelle” sulla pubblicazione di un avviso per una long list di esperti. Mi aggiungo a quanti hanno già definito quest’ultima procedura corretta sotto il piano formale ma non convincente su quello politico chiedendone la sospensione delle procedure. Ma non si può non ascoltare il grido di quei lavoratori che dopo anni spesi al servizio di un Ente oggi si trovano senza lavoro. Siamo proprio sicuri che fra quei lavoratori non vi fossero le professionalità che si cercano ora con la long list o che non si sarebbero potute creare attraverso processi di formazione? Siamo sicuri, poi, che all’interno di tutto il personale precario della Regione e dei suoi Enti non vi fossero lavoratori (con contratti in atto o scaduti e non più rinnovati) in grado rispondere alle esigenze legate alla promozione, alla statistica, alla progettazione o alla comunicazione? Sono tanti i rumor, sicuramente infondati, che danno in transito verso il nuovo Ente personale dirigenziale e semi dirigenziale da altri Enti, magari per continuare a giustificare dirigenze e posizioni organizzative non più necessarie nei loro uffici: è proprio tanto scriteriato immaginare invece una riallocazione di personale precario o già precario di Regione e affini? Di “sconcertante e ingiusto”, dico al dg Perri che così ha definito i toni della protesta degli ex precari, ora disoccupati, dell’Apt, c’è il fatto che lavoratori, che per anni si sono spesi al servizio della Regione e per la crescita del territorio, oggi si trovano fuori senza che nessuno abbia disegnato percorsi reali di stabilizzazione".
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