Mercoledì, 15 Settembre 2010 00:38

TRENITALIA RISPETTI LE INTESE

 “Rispettare le intese già sottoscritte, prima di parlare di nuovi programmi”. Queste le parole dell'assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Basilicata, Rosa Gentile, che ha incontrato i vertici di Trenitalia regionale, Luciano Iavarone e di Rete Ferroviaria Italiana, divisione Basilicata, Molise, Puglia, Roberto Pagone, per affrontare i problemi del trasporto ferroviario in Basilicata.

In particolare, spiega una nota regionale, l'assessore non ha accettato di seguire il ragionamento sui singoli aspetti proposti dai dirigenti del gruppo come propedeutici all'assicurazione della copertura finanziaria d per il 2011 del contratto di servizio 2009/2014. “Se un partner non si mostra credibile - ha detto - non lo scelgo per programmare altre attività. Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, con cui ho condiviso questa mia posizione, ha scritto all'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, per chiedere un incontro in cui discutere dell'annunciata intenzione dell'azienda di non rispettare l'accordo di programma siglato nel 2007 per la messa in esercizio di tre nuove treni sulle tratte lucane negli anni 2008 e 2009 per i quali la Regione ha previsto un contributo di circa 3 milioni di euro dei quali 300mila euro già versati”. “Ma a quella richiesta di incontro - ha proseguito Gentile – non è giunta alcuna risposta, con il peggiore atteggiamento che un sottoscrittore di contratto possa avere. E francamente le risposte che chiede la Regione Basilicata non le può fornire questo tavolo”. Il dipartimento, intanto, sta continuando a monitorare la situazione e ancora la scorsa settimana, precisamente il 10 settembre, un'ispezione effettuata su un treno della tratta Melfi-Potenza ha portato a un nuovo verbale di contestazione per mancanza di pulizia. “Ciò che esigiamo dal Gruppo Ferrovie dello Stato - ha aggiunto l'assessore lucano - è rispetto. Rispetto per i viaggiatori lucani, rispetto dei contratti sottoscritti, rispetto per le istituzioni che chiunque deve avere, ancor più un'azienda a totale capitale pubblico. Abbiamo concesso tutto il tempo necessario per avviare a soluzione i problemi, ma ora il tempo è finito. Se Trenitalia non giudica la Basilicata rilevante possiamo anche tirarci fuori, ma non ha senso sottoscrivere un contratto di servizio in queste condizioni”. “Sugli investimenti che facciamo - ha concluso - abbiamo l'obbligo di vigilare, per valutarne l'efficacia. E per questo abbiamo bisogno di risposte dai massimi livelli dell'azienda, per poi decidere di conseguenza” (Ag. Asca).

 

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