Lunedì, 13 Settembre 2010 00:00

FERROSUD: PREOCCUPAZIONE DEI SINDACATI

“La crisi che sta attanagliando lo stabilimento Ferrosud di Matera non può consumarsi senza che ci sia un deciso intervento da parte di forze politiche e istituzionali, senza che si provi ad arginare gli effetti di questa incresciosa e drammatica situazione che sta gravando sui lavoratori senza che essi ricevano legittime attenzioni rispetto al problema della tenuta occupazionale e del mancato salario”. Lo sostengono in un comunicato congiunto i segretari provinciali Cgil Cisl e Uil Taratufolo, Amatulli e Coppola.

 “Lo stabilimento Ferrosud di Matera rappresenta, da qualche mese, l’ennesima vertenza dell’economia materana su cui si sta, però, registrando un’imbarazzante silenzio da parte delle Istituzioni (non è più sufficiente la mera solidarietà) e della stessa Confindustria. In bilico il lavoro di 144 lavoratori e la sopravvivenza delle rispettive famiglie. Di questi, 110 sono stati collocati in CIGS ma da maggio 2010 non percepiscono l’indennità: tragedia nella tragedia. Non si conoscono le ragioni per le quali il Ministero del Lavoro non abbia ancora emesso il decreto con cui si riconosce il beneficio della CIGS: l’unica certezza è che ben 110 lavoratori, da circa 5 mesi, non lavorano, non ricevono il sussidio né il salario; l’unica certezza è l’incertezza della ripresa del lavoro per tutti i 144 lavoratori che sono, in maggioranza, in questa fase, abbandonati al loro destino di mancato svolgimento dell’attività lavorativa. Nonostante le denunce unitarie del sindacato, nessuno (né Istituzioni né Confindustria) si sta impegnando per accelerare almeno i tempi dell’emissione del decreto. Bisognerebbe invece che tutti, istituzioni, parti sociali, politica locale, si attivassero affinché la provincia materana non incassi, dopo Barilla, dopo la crisi della chimica, dopo la crisi del mobile imbottito, l’ennesima sconfitta sul fronte del mantenimento di un’azienda storica del nostro territorio. E’ giunto il momento in cui, ciascuno per la propria parte, si adoperi per scongiurare il fallimento e la chiusura di questo sito produttivo e che, sinergicamente, ci si attivi per assicurare continuità lavorativa a questi 144 lavoratori che, in questi anni, hanno tollerato tante, troppe inadempienze. La gestione Mancini ha significato, per la Ferrosud di Matera, fondamentalmente questo: mancata ristrutturazione dello stabilimento, utilizzo esagerato di aziende esterne mentre si “buttavano” i dipendenti in cassa integrazione, mancata volontà di rilancio del sito, cassa integrazione. E non è più tollerabile assistere passivamente al declino cui tale Gruppo MANCINI ha portato questo stabilimento mostrando grande incapacità di gestione. Per queste ragioni il Gruppo Mancini non merita più alcuna fiducia visto che quella che gli è stata riconosciuta al momento dell’acquisizione è stata abbondantemente tradita. Sono messi in discussione 144 lavoratori e 144 posti di lavoro. Il sindacato non può accettare che si consumi l’ennesima chiusura e l’ennesima negazione del lavoro: per queste ragioni le OO.SS. di Categoria, FIOM FIM UILM di Matera, chiedono, unitariamente, al Prefetto di Matera, prima che la situazione degeneri tra i lavoratori, di convocare con estrema urgenza le parti sociali e datoriali nonché il Comune e la Provincia di Matera affinché si esaminino e si affrontino, congiuntamente, le gravi problematiche che riguardano lo stabilimento Ferrosud di Matera e affinché si mettano in campo tutte le iniziative atte a salvare lo stabilimento e i posti di lavoro

 

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