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Lunedì, 09 Agosto 2010 09:24

ARTE E CULTURA A SAN MAURO FORTE

San Mauro Forte, piccolo comune della montagna materana, è protagonista di un progetto promosso da un gruppo di trenta/quarantenni in parte ancora residenti in parte emigrati altrove ma col cuore ancorato qui. Fra questi Antonio Calbi, nato e cresciuto a San Mauro fino all’età di tredici anni prima di farsi adottare da una nuova patria, Milano. Quarantasei anni, attuale Direttore del Settore Spettacolo del Comune di Milano, chiamato dall’allora assessore alla cultura Vittorio Sgarbi e dal sindaco Letizia Moratti, e prima ancora direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma, con un curriculum da capogiro. Si occupa di cultura da sempre, in particolare di spettacolo, ed è considerato fra i più capaci professionisti della sua generazione. A dicembre scorso acquista metà di Palazzo Lauria, una delle residenze baronali più significative del centro storico del paese. Un borgo ricco di storia che merita di riconquistare gli antichi splendori e di tornare a vivere. Palazzo Lauria Arte e Cultura vuole essere uno dei motori della riscoperta e della rinascita dell’antico borgo. Costruito a metà del Settecento, su preesistenze medievali, l’edificio è di grande pregio architettonico: imponente è il suo portale in marmo coronato da un gruppo scultoreo composto da due angeli reggenti lo stemma nobiliare, con due leoni che si arrampicano su un albero. Disabitato da decenni, il Palazzo reclama, oggi, di tornare a battere come “cuore” della vita sociale e culturale di San Mauro Forte. Fra i progetti in cantiere: la costruzione dell’Archivio-museo della famiglia Lauria, le collane Palazzo Lauria Libri e Palazzo Lauria Visioni (video e documentari), un ciclo di appuntamenti culturali che accompagna l’intero anno. Accanto a quello più ambizioso: promuovere la nascita di un Museo delle famiglie baronali e della civiltà contadina. Tutte azioni volte alla riappropriazione della identità del territorio, alla conquista di un nuovo futuro. Palazzo Lauria Arte e Cultura è un’associazione che vuole operare di concerto con gli enti territoriali - Comune, Regione, Provincia - ed è aperta al contributo di tutti coloro che vi vorranno collaborare, imprese, associazioni, cittadini, volontari. Si parte questo agosto con la proposta di quattro appuntamenti in Palazzo ma anche suggerendo proposte che coinvolgono l’intero borgo antico, dalla Chiesa Madre alla piazzetta Tenente Mega, tutte attività realizzate in collaborazione con il Comune di San Mauro Forte e la Pro Loco. Si comincia mercoledì 11 agosto, dalle 18 alle 21, con due videoinstallazioni di 7 minuti ciascuna, nella stalla del Palazzo. Babele e Uno, create dagli artisti milanesi Paolo Castagna e Gianni Ravelli, sono due micro-opere per immagini e musica che rapiscono l’attenzione e risucchiano nel loro vortice visivo e sonoro. La prima attinge all’episodio biblico della Torre di Babele, con il caos linguistico che si traduce in un magma di segni e suoni; la seconda rincorre l’utopia, il sogno, la tensione verso l’Uno, l’Universo, una impossibile Unità. Ingresso per venti spettatori per volta ogni 15 minuti. A seguire, nella vicina Chiesa Madre, alle ore 21.30, concerto dell’organista milanese Maurizio Salerno. Salerno è uno dei massimi organisti italiani, Premio Abbiati 2010, da anni maestro titolare della Basilica di Santa Maria della Passione a Milano, la seconda chiesa più grande della città dopo il Duomo. Proporrà a San Mauro un programma dedicato alla scuola organistica napoletana fra Sei e Settecento con brani di Storace, Pasquini, Zipoli, Scarlatti, Pergolesi, Marcello eseguiti sull’organo restaurato di recente. Venerdì 13 agosto, ore 21.30, è la volta della poesia con un recital del poeta Alfonso Guida, nato a San Mauro e che qui ha scelto di vivere, coadiuvato dal giovane attore Umberto Savino. Già Premio Bellezza e Premio Montale, Guida è fra gli autori più potenti della sua generazione, come lo ha definito di recente il critico Maurizio Cucchi. Nell’attesa di dare alle stampe un nuovo volume dei suoi poemi, a inaugurare la collana Palazzo Lauria Libri, è stato invitato a essere protagonista di un recital che si annuncia vertiginoso. Lunedì 16 agosto, sempre a Palazzo Lauria, ore 21.30, questa volta nel cortile, è la volta dei cortometraggi che Vittorio de Seta girò fra pescatori e contadini siciliani fra il 1954 e il 1959. Considerati perduti, sono ritratti di un Sud scomparso, catturato e restituito con grazia d’autore. Piccoli grandi capolavori firmati da un “antropologo che si esprime con la voce di un poeta”, come lo ha definito Martin Scorsese. Infine, martedì 17 agosto, sempre alle ore 21.30, è la volta della proiezione di Koyaanisqatsi, film dell’americano Godfrey Reggio, su musiche di Philip Glass, opera che indaga il contrasto fra la bellezza struggente della natura e la potenza devastatrice dell’uomo. Il titolo significa “la vita senza equilibrio”, nella lingua di una tribù di indiani pellirossa dell’Arizona. Originale opera filmica, del 1983, senza attori, dialoghi, azioni, se non il respiro della natura e il caos degli esseri umani. Una sinfonia di immagini e musica che travolge e lascia ancora attoniti a distanza di quasi venti anni. Un film scelto pensando in particolare ai giovani, cresciuti fra tv e videogiochi, invitandoli, attraverso un linguaggio a loro più vicino, a riflettere sulla salvaguardia del territorio come bene imprescindibile e soprattutto di tutti, in Basilicata così come in America.Per ridare vita al centro storico è strategico ritornare a promuovere attività collettive, come la visione di film, arginando la prassi della visione privata, come contributo a ricostruire il senso di comunità. Sempre insieme a Comune e Pro Loco, Palazzo Lauria Arte e Cultura promuove la visione, in Piazzetta Tenente Mega, ore 21.30, di tre opere recenti dedicate al Sud: Gomorra di Garrone da Saviano, Baaria di Tornatore, Nuovomondo di Crialese. La criminalità pervasiva della politica e della vita sociale, l’epopea di una visione del mondo che è naufragata nel niente, la piaga dell’emigrazione: tre temi condivisibili da tutti, anziani e adolescenti. Tre film di “senso”, che raccontano il Sud, di grande fattura e bellezza e che emozionano tenendo desta la ragione.
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