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Venerdì, 16 Luglio 2010 05:01

CIAO MICHELE di giesse

Una nota di sincera mestizia connota questo “Contr – appunti”. Come avrete verificato nel corso di questi ultimi due anni, questa rubrica non serve solo a produrre motti salaci e arguzie su questo o quel politico, su questo o quel fatto di cronaca. La abbiamo utilizzata anche (e continueremo a farlo) per esprimere i nostri stati d’animo rispetto a eventi che ci colpiscono o, peggio, ci toccano direttamente, come quello odierno. Si è spento, a 67 anni a Matera, Michele Ferrara, uomo della sinistra materana, funzionario in pensione della Regione Basilicata. E non solo. Con Michele ci conoscevamo da tempi lontanissimi, dall’epopea del Centro per i Servizi Culturali di via Cappelluti e del Febbraio lucano (i cineclub, Mazursky, le pipe)  fino ad almeno un decennio di lavoro d’ufficio fatto porta a porta. Intellettuale ma, al tempo stesso, estremamente pragmatico, Michele credeva nell’impegno politico ragionato e mai agitato o, peggio, urlato. Ironico e garbato, era conosciuta la sua passione e competenza per lo sport e, in particolare l’atletica, ma anche per l’arte pittorica contemporanea e per i bonsai Giustamente il Comitato Provinciale di Matera del Coni,nella persona del suo presidente Elio Di Bari, e in tutti i suoi membri e collaboratori, ha espresso amarezza nel doverlo salutare per l’ultima volta . «Ricordo Michele – dice Elio Di Bari – come un grande velocista che ha fatto le fortune della regione Basilicata nei suoi anni da atleta. Sono stato un suo allievo ed è ancora vivo in me il ricorso, quando negli anni ‘60, gareggiavamo. A lui mi legavano oltre che i rapporti sportivi, anche una fraterna amicizia. Lascerà in tutti noi un grande vuoto». Coerente fino in fondo ha voluto che la sua salma fosse esposta nel Camposcuola Duni, in viale delle Nazioni Unite, dove è stata allestita la camera ardente che resterà aperta fino alle 17 di oggi. Alla famiglia vadano le partecipate condoglianze de Il Pomeridiano.
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