Sabato, 07 Novembre 2009 00:00

ALZHEIMER CAFÈ

PROGETTO ALZHEIMER CAFÈ
In Italia si contano circa mezzo milione di persone affette da Alzheimer: un processo degenerativo che distrugge le cellule cerebrali in modo lento e progressivo. Colpisce il sistema percettivo e cognitivo e di conseguenza quello comportamentale e relazionale. Incentivare il confronto e promuovere un ambiente armonico può sollevare almeno in parte le famiglie dalla solitudine in cui spesso si trovano e può consentire ai pazienti di aspirare ad una qualità di vita migliore. E' proprio questo lo scopo dell’ “Alzhaimer Cafè”, manifestazione che l’Associazione di Musicoterapia Psicosomatica di Bari (Amo) in collaborazione con il Centro Benessere Light inaugurerà oggi, sabato 7 alle 18,30 a Matera. Il progetto consiste in una serie di incontri ad intervalli settimanali (si svolgeranno ogni domenica dalle 17,00 alle 19,00 presso la struttura“Light Energy Center”) sia per i malati che per le loro famiglie. Si cercherà di trasferire ai familiari tutte quelle indicazioni necessarie a vivere l’assistenza nel modo più sereno possibile. Figura indispensabile di questo progetto è quella del volontario che, dopo aver seguito un corso di formazione, sarà impegnato nelle attività di solidarietà sociale. L'Alzheimer Cafè – riferiscono gli organizzatori - può davvero rappresentare uno strumento per affrontare in modo alternativo il problema garantendo un adeguato supporto alle famiglie delle persone che soffrono di questa patologia e/o di patologie affini. “Crediamo molto in questo progetto – spiega Carmela Monaco coordinatrice dei volontari dell’Amo – attraverso il quale vogliamo offrire un servizio utile alla nostra città, sperando che tutta la comunità ci creda allo stesso modo. Desidero ringraziare il Centro Benessere Light, che ci ha messo a disposizione i propri locali sia per l’inaugurazione che per gli incontri. Siamo i primi in Basilicata e ne siamo orgogliosi: oltre all’ascolto, alla formazione e alle attività ricreative facciamo prevenzione per coloro che avvertono un rallentamento delle proprie facoltà cognitivo- percettive”.
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